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Assistenza sociale, Toti risponde dopo le accuse su Facebook

Il sindaco di Castelfranco di Sotto ha risposto alle accuse. Da ieri, domenica 8 luglio, sui social girano post di una persona che accusa Gabriele Toti di non averla chiamata per alcuni problemi con la figlia disabile. Il primo cittadino ha deciso di fare chiarezza sulla vicenda e lo ha fatto con un lungo post su Facebook.

"Il quadro non può essere riassunto facilmente e nemmeno voglio farlo visto che non sono i social lo strumento per trattare situazioni così delicate e complesse. Ho ricevuto più volte la signora in questione: l’ultima delle quali alcune settimane fa, per una richiesta che ha avuto risposta positiva. Ecco perché non avrei avuto motivo di non parlarci ancora" è il preludio, spiegato dal sindaco.

Toti va più nel dettaglio: "La figlia della signora, per decisione del Tribunale, ha un amministratore di sostegno che è l'unico soggetto che può fare richieste in nome e per conto della figlia della signora, sia al Comune, sia alla AUSL, sia ai servizi sociali. È la stessa legge che ci impedisce di interloquire direttamente con la signora su argomenti e bisogni che riguardano la figlia.  Ad ogni modo, ribadisco che la figlia della signora è seguita dai servizi sociosanitari competenti con uno specifico progetto di aiuto. Tutto il resto sono solo sterili polemiche fatte attraverso i social: canale di comunicazione che non può in alcun modo portare alcun aiuto. Esiste una legge, ed è nel rispetto di questa che si possono trovare soluzioni. Non può valere il gioco a chi urla di più. Gli aiuti avvengono sempre a termini di legge, sulla base delle necessità che sono valutate dai servizi sociali a cui occorre rivolgersi per chi si trova in difficoltà".

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