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Giunta De Mossi, in Campo: "Siena commissariata dai partit"

Il cambiamento di cui la città aveva bisogno ha messo da parte il propugnato cambio di metodo rinunciando a merito e competenze, come pure al coinvolgimento delle competenti forze presenti nella società civile cittadina, tante volte annunciato da De Mossi e dai suoi sostenitori come impegno per un nuovo governo.

Dalla notte del 5 luglio, quindi anche dopo i 3 incontri che il neo sindaco ha fatto con i cittadini nei giorni 3 e 4, la giunta risulta così composta: almeno metà assessori provenienti da Firenze (addirittura la delega alla giustizia paliesca) e Lucca; quindi una città di fatto commissariata da partiti e forze politiche regionali.

Molti dei restanti assessorati mostrano una debolezza tale da far pensare all'inevitabile ruolo di marionette; alcuni curricula sono praticamente inesistenti sia sotto il profilo tecnico-gestionale-organizzativo sia sotto il profilo politico.

Purtroppo in settori molto importanti e delicati a partire dalla scuola al sociale e sanità. Curiosa risulta inoltre la delega ai lavori pubblici ad un assessore che in campagna elettorale ha più volte rivendicato "autonomia" rispetto al codice appalti nazionale.

Preoccupano anche alcuni profili Facebook dei nuovi assessori cittadini con post come minimo "singolari" in materia di diritti civili e libertà (qualcuno già ripulito).

Allo stato attuale solo un cambio di volti, poche competenze (addirittura meno delle precedenti) e un rischio concreto di commissariamento esterno e di ritorno al passato, vista la similitudine con la situazione che ha caratterizzato la negativa applicazione del piano regolatore secchi (fine anni 80, inizio 90). Insomma si é stata voltata pagina, ma tornando agli inizi del libro. Se gli elettori di De Mossi si sentissero traditi sarebbe difficile dare loro torto.

Fonte: in Campo

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