Figlio di due madri, Generazione Famiglia-Dinf: "Bigenitorialità fuori dalla realtà"
"Le leggi e la loro applicazione non sempre sono giuste: ci sono casi in cui, purtroppo, giustizia e legalità finiscono per divergere in maniera netta.
Come circoli territoriali pistoiesi di Generazione Famiglia e Comitato Difendiamo i Nostri Figli denunciamo che proprio questo è quello che è accaduto in questi giorni nel tribunale della nostra città dove un giudice avrebbe stabilito la correttezza di un atto di nascita nel quale è riconosciuta l’ esistenza di due madri .
La sentenza avrebbe ordinato la redazione dell’atto di nascita in base all’applicazione del principio per cui, oltre alla madre biologica, in una unione di due donne ne esisterebbe anche una non biologica. Quest’ultima sarebbe riconoscibile come madre a tutti gli effetti solo per aver prestato il proprio consenso alla fecondazione artificiale cui si è sottoposta la compagna ricorrendo a una banca del seme all’estero.
Ma un atto di nascita che stabilisce che un bambino avrebbe due madri stabilisce al contempo che quel bambino non ha nessun padre . Questo non solo è palesemente falso ma è soprattutto lesivo dei veri diritti del bambino , che dovrebbero invece essere intangibili: infatti, quel che si legittima con tale surreale sentenza è un «progetto genitoriale» di cui il bambino è puramente oggetto in nome di un suo presunto «diritto alla bigenitorialità».
Tale «progetto» prevede di fatto che il desiderio di genitorialità di due adulti possa prevalere sul sacrosanto diritto del minore ad avere un padre e una madre e su quello di conoscere la verità sulle proprie origini.
Il desiderio che assurge a diritto , quindi, cancellando nel contempo i diritti reali: è questa una delle cifre del nostro tempo, insieme alla convinzione che ciò che è tecnicamente possibile sia anche sempre moralmente legittimo.
Il tutto confezionato con la sempre più pervasiva invenzione di una neolingua ad hoc («figli di due donne», «figlia di due papà», «bimbo nato da due mamme», «bigenitorialitià», «genitori gay» ecc..) che non ha niente a che fare con il mondo reale e che cerca di cambiare impercettibilmente le idee nella testa della gente .
Se siamo giunti a riconoscere e a mettere per iscritto che un bambino ha due madri vuol dire che i nostri sistemi legislativo, esecutivo e giudiziario - ma anche la nostra cultura - hanno perso il contatto con la realtà e mirano a ridefinire sotto i nostri occhi il concetto stesso di famiglia : nessuno di noi ha due madri, tutti noi abbiamo un padre (anche se le vicissitudini della vita o l’egoismo degli altri ce l’hanno tolto) e non c’è aula di tribunale, assemblea parlamentare o manifestazione di piazza in cui si possa dichiarare il contrario senza cadere nell’assurdo e nel ridicolo.
Sarebbe come dire che in base a qualche nuova teoria due più due fa cinque: continuerà a far quattro, anche se tutti insisteranno a dire il contrario. "
Generazione Famiglia-Lmpt Pistoia e Comitato Difendiamo i Nostri Figli