Figlio con due madri, il Tribunale di Pistoia ordina il doppio cognome
È stata depositato oggi il decreto con il quale il Tribunale di Pistoia ha ordinato la formazione di un atto di nascita recante l’indicazione di due madri, in applicazione diretta della legge n. 40/2004. Il nascituro inoltre avrà doppio cognome. Si tratta del primo caso in assoluto in cui un giudice riconosce l’applicabilità degli articoli 8 e 9 della legge 40/2004 in coppia omogenitoriale, affermando che la responsabilità genitoriale della madre non biologica sorge per effetto della prestazione del consenso alla procreazione assistita eterologa. La coppia è stata seguita dall’avvocata Tempori, del Gruppo Legale dell’Associazione Famiglie Arcobaleno e dall’avvocato Vincenzo Miri di Rete Lenford. Si tratta di una delle cause pilota seguite dal gruppo di lavoro formatosi in seno al Gruppo Legale FA e coordinato dal prof. Angelo Schillaci, e del quale fa parte, oltre a Tempori e Miri, l’avv. Michele Giarratano.
“Un risultato molto importante” afferma Schillaci, “che premia un lavoro di squadra durato mesi: fin dall’inizio, abbiamo creduto fermamente che fosse possibile sostenere in giudizio la tesi avanzata in dottrina da Marco Gattuso, in merito all’applicabilità dell’art. 8 in coppia omogenitoriale. Davvero un passo avanti fondamentale per la tutela dei bambini e delle bambine arcobaleno”.
“Una giornata davvero storica”, secondo Marilena Grassadonia, Presidente di Famiglie Arcobaleno: “dopo la sentenza della Corte d’appello di Napoli, il decreto del Tribunale di Pistoia conferma senza possibilità di dubbio che l’azione amministrativa di Sindaci e ufficiali di stato civile, da Torino in poi, era pienamente fondata e doverosa questa sentenza ribalta infatti il diniego opposto dall’ufficiale di stato civile e ordina la formazione di un atto di nascita totalmente nuovo, che indica sin dall’inizio l’esistenza di due mamme”.
Fonte: Famiglie Arcobaleno - Ufficio Stampa