Premio Spadolini a Piero Angela, Antonio Patuelli vince la menzione speciale
Alessandro Franchi, Sindaco del Comune di Rosignano Marittimo (LI), di cui Castiglioncello è frazione e Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, consegneranno a Piero Angela il Premio Cultura Politica Giovanni Spadolini/ Castiglioncello Costa degli Etruschi e ad Antonio Patuelli il Premio Speciale. La cerimonia di premiazione con gli interventi dei due premiati, è prevista per sabato 7 luglio alle ore 18.00 al Teatro Ernesto Solvay di Rosignano Solvay(LI). Giunto alla XXIII edizione, il Premio vanta l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Regione Toscana, “un appuntamento fisso e imprescindibile per il comune di Rosignano Marittimo, - ha sottolineato Franchi – per ricordare il Presidente Spadolini e il suo profondo legame con il nostro territorio. Siamo orgogliosi di proseguire nella tradizione di riconoscimenti a prestigiosi personaggi che rappresentano al meglio la nostra storia e la nostra cultura. Piero Angela riceverà il premio per il suo contributo alla costruzione di un’Italia più colta, più civile, più libera.” Classe 1928, da oltre mezzo secolo si dedica alla diffusione e alla divulgazione della cultura scientifica. Al suo attivo migliaia di ore di televisione e più di 30 libri, che hanno venduto oltre tre milioni di copie. Ha ottenuto il Premio Unesco per la divulgazione, 8 lauree honoris causa e gli è stato dedicato anche un asteroide tra Marte e Giove. “Piero Angela – ha scritto Tullio De Mauro – riesce a fornire l’informazione qualificata che la stampa scritta spesso non riesce a dare” e lo fa con serenità e pacatezza. “Divenuto una presenza autorevole e rassicurante nella salotto delle famiglie italiane, incarnando, a pieno, il concetto di servizio pubblico radio televisivo. – si legge nella motivazione del Premio- Sono passati molti anni dalla sera del 19 marzo 1981, quando gli spettatori di Rai Uno videro per la prima volta la sigla di Quark accompagnata dall’Aria sulla quarta corda di Bach. Quella trasmissione è diventato, non solo in Italia, un modo di fare televisione: autorevole, ma non pesante; seria, ma capace di far sorridere, dove ogni informazione è vera e non si mescola con il verosimile, solo per conquistare qualche spettatore in più. Angela, con il suo lavoro, ha contribuito a diffondere la cultura scientifica nel nostro Paese. Nel 1978, con una trasmissione, Indagine sulla parapsicologia, ha raccontato, spiegato e smascherato le illusioni, i trucchi, gli inganni e le truffe di maghi, sensitivi, indovini e di tutto quel mondo che vive (e si arricchisce) sulla credulità popolare. Da quella esperienza è nato il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudo scienze che continua ad operare per consolidare la cultura scientifica del nostro Paese. Per tutto questo e soprattutto per quanto fa (e continuerà a fare) per stimolare la curiosità di conoscere, Piero Angela si inserisce a pieno nella idea, che fu di Giovanni Spadolini, di fare dell’Italia un Paese più colto, più civile e quindi più libero.” Ad Antonio Patuelli, appassionato studioso del Risorgimento, editorialista del Quotidiano Nazionale e direttore della rivista di cultura storico-politica Libro Aperto fondata da Giovanni Malagodi, la giuria ha assegnato il Premio Speciale, per aver ispirato la politica e l’economia ai valori della cultura. Antonio Patuelli, si legge nella motivazione- “rappresenta una generazione ormai rara di figure di alto profilo morale e intellettuale che pongono a base della loro militanza civile la cultura, intesa come preparazione personale ma anche come elemento-base ineluttabile per la soluzione di problemi economici, politici, sociali. Si può dire, nel caso di Patuelli, che la cultura sia il fondamento, il riferimento costante nello svolgimento dell’attività pubblica.” Laureato in giurisprudenza all’Università di Firenze nel 1975, ha militato nei movimenti giovanili del partito liberale di cui divenne vicesegretario nel 1979, svolgendo un ruolo di delicato, prezioso equilibrio negli anni del pentapartito, anche per la fiducia di Giovanni Spadolini (uno dei suoi maestri e costante punto di riferimento insieme a Giovanni Malagodi) che lo considerava suo allievo. Fiorentino di adozione, è stato eletto alla Camera nel 1987 e nel 1992, distinguendosi per l’assiduo, intelligente lavoro svolto nelle Commissioni di cui ha fatto parte: Istruzione e belle arti; agricoltura e foreste; bilancio e tesoro. Nella bicamerale per le riforme istituzionali ha presieduto il Comitato per le Garanzie Costituzionali. Nel 1993 è stato nominato sottosegretari alla Difesa nel Governo Ciampi. Uscito dalla vita politica con la fine della cosiddetta Prima Repubblica è entrato nel mondo bancario, assicurando un forte sviluppo alla Cassa di Risparmio di Ravenna. Piccola grande banca, che ha esaltato la preparazione e le capacità di Patuelli, tanto da proiettarlo alla presidenza dell’Associazione Bancaria Italiana, in mezzo ad autentici colossi. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Fonte: Ufficio Stampa