Rischio idraulico, interventi per 2,5 milioni di euro nel pistoiese
Prevenzione, presidio, progettazione e realizzazione degli interventi: su queste direttrici si è mossa la politica della giunta regionale allo scopo di abbattere il rischio idraulico del territorio e difenderlo da piene e dissesti anche alla luce dei cambiamenti climatici che scatenano piogge con frequenze sempre più irregolari, in modo discontinuo e spesso con forza eccezionale.
In tale ottica, oltre 6,3 milioni di euro sono stati investiti in opere sul territorio pistoiese nel triennio 2016-2018. Di questi, 2,7milioni solo nel 2018, cifra che si somma ai circa 3 milioni e 260mila euro di manutenzioni straordinarie del 2016 e 2017 e 360mila euro di opere di somma urgenza, a seguito di significativi eventi avversi che hanno interessato la zona. I dati sono stati presentati stamani nel corso di una conferenza stampa a Pistoia, presenti l'assessore all'ambiente Federica Fratoni, il presidente del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno, Marco Bottino, amministratori del Pistoiese e rappresentanti di associazioni e comitati locali
"Il territorio pistoiese - ha spiegato l'assessore all'ambiente Federica Fratoni - è forse quello dove maggiormente si è sentito il beneficio della riforma dei consorzi di bonifica, da un lato, e dell'attiva collaborazione dei Geni civili dell'altro. L'operato congiunto di questi soggetti, insieme anche ai Comuni e alle rappresentanze locali dei cittadini, ha fatto sì che oggi si possa dar conto dell'importante lavoro svolto per la difesa idraulica del territorio, guardando con ambizione alle progettualità future".
"43 milioni di euro spesi in manutenzione in quattro anni, dei quali 30 di tributo consortile: un lavoro imponente – ha dichiarato Bottino - che tiene fede agli impegni presi con i Consorziati per le elezioni 2013. Siamo orgogliosi del lavoro fatto a Pistoia e dell'impatto sul territorio in quel territorio fragile e complesso".
Le opere finanziate nel 2018
Riassetto idraulico del fosso Ombroncello (lotto 1) con la realizzazione della cassa di espansione nei comuni di Pistoia e Quarrata (1 milione e 435mila euro).
Si tratta di un corso d'acqua che svolge funzione di drenaggio per un ampio territorio distribuito tra i Comuni di Pistoia e Quarrata.
Il primo lotto, con copertura finanziaria della Regione Toscana, prevede in dettaglio:
- la realizzazione di una cassa di espansione in comune di Quarrata, ubicata tra via del Cantone e SR Fiorentina su una superficie di circa 30.000 mq;
- interventi di ricalibratura locale del fosso Ombroncello;
- risagomatura del reticolo dei fossi secondari e rifacimento, laddove necessario, degli attraversamenti stradali.
In sintesi, tale primo intervento ha lo scopo di fornire un indirizzo anche per i futuri interventi lungo il fosso Ombroncello così da migliorarne l'efficienza idraulica anche mediante piccoli benefici recuperati lungo il suo tracciato.
Realizzazione, in sinergia con il Comune di Montale e il Consorzio di bonifica 3, della cassa di laminazione sul Fosso della Badia (Montale) e la risagomatura degli argini e del reticolo minore (850mila euro).
Il progetto preliminare ha superato positivamente lo screening di VIA, con la previsione di concludere la progettazione entro il 2018 e l'esecuzione opere entro il 2020.
Intervento di bonifica e ripristino del dissesto idrogeologico e degli attraversamenti idraulici su via Piangrande a Avaglio (Marliana) per 105mila euro e il consolidamento del versante lungo Via Vittorio Veneto e il tracciato stradale di via Mura P. Grocco (Montecatini) per 302 mila euro.
La Regione opera con la massima attenzione per affrontare il rischio idraulico e idrogeologico e agisce in un'ottica di sistema con la collaborazione del Consorzio di bonifica, l'attività fondamentale del Genio civile Valdarno Centrale, in sinergia con i Comuni e con il prezioso coinvolgimento dei Comitati ambientali.
E' stato già realizzato il primo lotto della cassa di espansione sul torrente Stella a Quarrata Pontassio Il secondo lotto, di cui si stanno completando i lavori in questi giorni e finanziato nel DODS2016, prevede la realizzazione di un'ulteriore importante porzione di cassa, con una capacità di invaso di 350.000 mc per un importo complessivo di 2,5 milioni.
Inaugurata a febbraio 2018 la cassa di espansione di Ponte a Tigliano, nel tratto del Ombrone nel Comune di Poggio a Caiano. Iniziata il 24 marzo del 2017, finanziata con risorse tutte regionali per un totale di 3 milioni e 75mila euro, la cassa è stata realizzata dal Consorzio di bonifica con la supervisione del Genio civile Valdarno centrale.
Le progettazioni in corso
Cassa di espansione in sinistra idraulica del torrente Ombrone in località Case Betti al confine con i comuni di Quarrata e Prato (importo complessivo dell'opera 14 milioni e 200mila euro).
Cassa di espansione sul fosso Settola in località Castelletto nei comuni di Agliana e Pistoia (1 milione 270mila euro).
Cassa di espansione sul torrente Bure in località Case Barelli nei comuni di Pistoia e Agliana (2 milioni e 700mila euro).
Intervento di riassetto idraulico del fosso Senice nel comune di Quarrata (importo complessivo 1 milione 468mila euro grazie ad un Accordo con il Ministero dell'Ambiente).
La manutenzione
Tra il 2016 e il 2017 per il territorio del Valdarno centrale sono state appaltate in sinergia con l'Ufficio del Genio civile Valdarno Centrale e i Consorzi di bonifica, oltre 5 milioni di euro di manutenzioni straordinarie (finanziamento 70% Regione e 30% Consorzio) di cui 3 milioni e 260mila euro per interventi su argini di III categorie nella sola provincia di Pistoia.
In genere sono interventi finalizzati al consolidamento del corpo arginale con realizzazione di muri in scogliera e corazzamento del fondo alveo del torrente Ombrone, al fine di ripristinare la necessaria sicurezza. Altri importanti interventi hanno riguardato la manutenzione e consolidamento dei corpi arginali, di cui si segnalano in particolare, quelli del Torrente Stella, del Quadrelli, della Brana.
L'Ufficio del Genio civile, con i Consorzi Bonifica e i Comuni, ha strutturato un percorso orientato alla messa in sicurezza degli argini e delle opere esistenti e sulla sicurezza lavoro da attuarsi per ordini di priorità.
Inoltre, in fattiva collaborazione con i Comuni, sono state installati sistemi di segnalamento del demanio idrico statale e regionale dell'alveo e degli argini dei corsi d'acqua più significativi, con l'intento di allertare i possibili fruitori riguardo i principali pericoli anche attraverso l'apposizione di specifici cartelli installati ai varchi di accesso al corso d'acqua
Continua infine il proficuo confronto con i Comuni e l'Autorità di distretto dell'Appennino settentrionale per la pianificazione strategica a tutela del territorio e della risorsa idrica, attraverso l'omogenizzazione e implementazione del quadro conoscitivo per un'efficace gestione del rischio idraulico nei vari territori.