Un sistema integrato per la difesa delle aree protette dei Monti Livornesi
Un folto pubblico di cittadini e associazioni ambientaliste ha partecipato alla presentazione del protocollo d’intesa sul Sistema integrato delle Aree protette dei Monti Livornesi, svoltasi il 28 giugno nella Sala Carlo Azeglio Ciampi di Palazzo Granducale.
All’iniziativa, promossa dalla Regione Toscana insieme agli altri enti sottoscrittori, sono intervenuti l’assessora regionale all’Ambiente e Difesa del suolo, Federica Fratoni, il presidente della Provincia e sindaco di Rosignano M.mo, Alessandro Franchi, l’assessore all’ambiente del Comune di Livorno, Giuseppe Vece, l’assessore all’Ambiente del Comune di Collesalvetti, Riccardo Demi e il consigliere regionale Francesco Gazzetti, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio del Consiglio Regionale.
L'intesa firmata, nelle scorse settimane, darà il via alla realizzazione della Riserva naturale regionale delle Colline livornesi, passaggio strategico per la gestione e la tutela del patrimonio naturale del territorio.
“Il protocollo - ha sottolineato il presidente Franchi - sancisce il passaggio di testimone tra la Provincia e la Regione Toscana, subentrata nelle competenze riguardanti l’ambiente, anche ai fini del mantenimento delle forme di tutela già attuate dalla Provincia con l'istituzione del Parco Provinciale dei Monti livornesi, un’area che ha una grande importanza dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, che ora sarà interamente ricompresa nella Riserva naturale”.
Obiettivo del documento è, infatti, quello di individuare un modello di gestione unitaria e coordinata del sistema di aree protette delle Colline Livornesi, costituito dal Parco provinciale dei Monti Livornesi; dalle Aree Naturali Protette di Interesse Locale (Anpil) di Parrana San Martino e Colognole nel comune di Collesalvetti; dalla Foresta di Montenero, Foresta di Valle Benedetta e torrente Chioma nel Comune di Livorno; dal Parco del Chioma nel comune di Rosignano, nonché dai Siti di Interesse Regionale (Sir) di Calafuria e Monte Pelato.
“Una gestione che auspico possa essere condivisa con associazioni e cittadini – ha aggiunto Franchi – , nell’ottica della valorizzazione di tutta l’area, e della piena fruizione, anche ai fini turistici, dei numerosi siti, da attuare mettendo a punto un’adeguata regolamentazione”.
Una concordanza di vedute espressa anche dagli altri amministratori presenti e dai numerosi interventi del pubblico, tesi a ribadire l’importanza della partecipazione e della condivisione delle scelte sulla gestione delle aree e a richiamare l'attenzione sulle criticità ambientali su cui intervenire.
A tirare le fila del dibattito è stata l’assessora Fratoni, la quale ha sottolineato che il protocollo costituisce un inizio e non un punto di arrivo e che la sua attuazione rafforzerà la tutela del territorio e delle aree protette proprio grazie al passaggio alla Riserva naturale, che ha strumenti normativi e di intervento più ampi.
Fonte: Provincia di Livorno - Ufficio stampa