Scoperta la targa in memoria del tenente Thomas E. Gomez
“Il tenente Gomez è morto per la nostra libertà e democrazia e gliene saremo sempre grati”. Con queste parole il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, è intervenuto alla cerimonia di inaugurazione della targa commemorativa in ricordo del tenente Thomas E. Gomez, pilota americano che si schiantò sul territorio vinciano nel febbraio del 1945, a pochi mesi dal termine della Seconda Guerra Mondiale.
La targa è stata scoperta stamani a Villa Reghini da Benjamin V. Wohlauer, console generale USA a Firenze, alla presenza del sindaco Torchia, dell'assessore alla Cultura del Comune di Vinci, Paolo Santini, dell'esperto di storia militare Claudio Biscarini, del partigiano Marino Pedani, dell'ex combattente Corpo Volontari della Libertà, Rolando Fontanelli, e di una rappresentanza dell'Anpi Vinci e dello Spi-Cgil.
Una vicenda drammatica e coinvolgente, quella del tenente Gomez, ricostruita da due giovani appassionati di ricerche col metal detector, Marco ed Elisa, che alcuni anni fa portarono alla luce alcuni frammenti di un aeroplano americano. Grazie alla collaborazione di Air Crash Po di Soresina (Cremona), un gruppo di ricerca informalmente chiamato “i cacciatori di aerei caduti”, e di Luca Merli in particolare, viareggino trapiantato in Lombardia e cacciatore di aerei del sodalizio cremonese, e al contributo di Claudio Biscarini, furono riconosciuti subito i pezzi del cacciabombardiere dell'USAAF, il Republic P-47D Thunderbolt, e fu ricostruita l’intera vicenda.
Il velivolo, dunque, era proprio quello del tenente Gomez, precipitato sul suolo vinciano oltre settant'anni fa, a seguito dell'impatto con un altro velivolo americano, causato molto probabilmente dalle avverse condizioni metereologiche e dalla scarsa visibilità. Il tenente Gomez rimase ucciso sul colpo, probabilmente al momento dell'impatto, mentre il tenente Morrow, il pilota dell'altro caccia bombardiere americano, riuscì a lanciarsi con il paracadute e a salvarsi.
“Esprimo la più profonda riconoscenza e una sentita commozione a nome di tutti gli americani nei confronti del Comune di Vinci e di tutti coloro che hanno voluto e realizzato questa targa commemorativa - ha dichiatrato il console Wohlauer - Il tenente Gomez rappresenta le migliaia di americani che sono caduti in Italia durante la seconda guerra mondiale. Soldati che non sono numeri, ma esseri umani. Gomez ha lasciato in Texas i due genitori, un fratello e tre sorelle. Dai racconti a noi pervenuti sappiamo che Gomez, con le sue maniere gentili e il suo spirito di servizio aveva guadagnato il rispetto e l'ammirazione dell'intero squadrone. La sua storia è la nostra storia e siamo molto grati che da oggi qui a Vinci venga omaggiata la sua memoria”.
“È una vicenda ricca di significato che sottolinea il grande valore della democrazia - ha osservato l'assessore Santini - Il tenente Thomas E. Gomez nel 1945 aveva appena vent’anni e aveva risposto alla chiamata alle armi del suo paese, gli stati uniti d'America; non fu chiamato a difendere la libertà e la democrazia nel suo paese, ma fu inviato a migliaia di chilometri di distanza dal suo amato Texas per combattere affinché gli italiani potessero essere liberati dall’oppressione nazifascista e potessero conquistare la loro libertà e cominciare a costruire la loro democrazia. Per questo, il generoso sacrificio del tenente Gomez, il sacrificio del bene più prezioso, la vita, assume una connotazione ancora più significativa. Decine di migliaia di ragazzi statunitensi e di tanti altri paesi del mondo, alleati per sconfiggere la dittatura, sacrificarono la loro vita e questo non va mai dimenticato. Questo è il motivo per cui noi ricordiamo con un segno duraturo Thomas E. Gomez”.