Dal passato rinasce la tradizione del Bruscello, un intero paese coinvolto nella rappresentazione de Il malato immaginario in ottava rima
Cantare, ballare, raccontare nell’aia di una fattoria una vicenda d’amore, una narrazione epica, un intreccio cavalleresco che si ispira alla letteratura classica, non è leggenda ma un'antica realtà che da sempre scandisce la vita della campagna toscana, nonostante i segni del tempo. Una tradizione popolare a rischio di estinzione che l’Unione comunale del Chianti fiorentino propone di riscoprire in uno dei borghi più incantevoli della regione, rimasti tra i pochi a vestire il paese a festa con le fronde d'albero, i bruscelli appunto, e i fiori sui capelli, i grembiuli sulle lunghe gonne, le scene corali che intonano melodie in ottava rima con il coinvolgimento di bruscellanti di ogni età.
La ricetta per l’estate di Barberino e Tavarnelle è una full immersion, dieci giorni di musica, canto e buona cucina, a San Donato in Poggio dove l’amore per il teatro di comunità si coltiva da oltre mezzo secolo di vita. La Bruscellata che dà nome ad una manifestazione, ad una compagnia, ad una forma di intrattenimento, entrata a far parte della cultura popolare di San Donato, è la migliore espressione di una genuinità tutta chiantigiana che tiene a conservare e valorizzare le proprie radici, testimoni di vita contadina e segni indelebili di una marcata identità rurale. Il Bruscello di San Donato in Poggio scrive la storia e accompagna quella del borgo, si rinnova con il talento, la passione, la comicità che fa dell'elemento umano la sua condita imperfezione. Dal palcoscenico degli anni ’40, quando la festa si svolgeva per le vie e nelle piazze del castello chiantigiano, l’antica tradizione sandonatina di cui si ha traccia sin dal quindicesimo secolo, torna in una ricca versione contemporanea, entrata da quest’anno nell’elenco regionale delle manifestazioni e rievocazioni storiche.
Organizzata dall'Associazione Culturale Pro Loco di San Donato in Poggio con il patrocinio dell'Unione Comunale del Chianti Fiorentino, la kermesse promette di divertire con sfilate e rievocazioni, stand gastronomici, specialità locali, spettacoli, musica, giochi per bambini e numerose occasioni di intrattenimento. Il Bruscello che rende speciale la sesta edizione della manifestazione chiantigiana è ispirata ad un capolavoro del teatro secentesco. Si tratta de “Il malato immaginario” di Moliére, messo in scena dalla Compagnia del Bruscello di San Donato in Poggio, prosa giocosa in tre atti di Massimo Salvianti tratto da “Il Malato immaginario”, riduzione e adattamento eseguiti sulla versione teatrale realizzata da Ugo Chiti per Arca Azzurra Teatro. Lo spettacolo è in programma il 30 giugno, il 3 e il 6 luglio alle ore 21.30 presso il Circolo La Filarmonica di San Donato.
“Siamo un gruppo affiatato che ogni anno accoglie volti e voci nuovi, costituito da bambini e adulti, uomini, donne, con un ampio range di età, dagli 8 anni agli over 70 – spiega il vicepresidente della Pro Loco e presidente della Compagnia del Bruscello Carlo Alberto Aquilani – è un impegno che ci unisce e ci impegna per mesi con prove e allestimenti settimanali, la migliore gratificazione è il lavorare sulla scena per la realizzazione di un progetto artistico che ha una garanzia di qualità, si chiama Massimo Salvianti”. L’attore, regista e autore teatrale, colonna della compagnia teatrale Arca Azzurra, ha riscritto il testo in ottava rima, endecasillabi e settenari. “Dopo Boccaccio e Shakespeare – precisa Salvianti – torniamo a misurarci con la bellezza contemporanea di un testo classico, dell’opera molieriana mettiamo in scena le potenzialità comiche che parlano ad un pubblico senza tempo, i temi e le questioni affrontate sono attuali come non mai, si parla di ipocondria, eccessivo uso dei farmaci, di mali e vizi che usano il registro dell’ironia per interpretare la modernità”.
“Falegnami, fabbri, farmacisti, medici, studenti, sarte - dichiarano i sindaci David Baroncelli e Giacomo Trentanovi – un intero paese coinvolto in una rappresentazione allegra e curata nei dettagli, la compagnia di attori non professionisti che si mette in gioco ha un compito non facile da assolvere, i personaggi cantano, recitano e si muovono sul palcoscenico, a loro va il nostro più sentito plauso, la bruscellata non è solo una lodevole operazione artistica, realizzata grazie al supporto di Massimo Salvianti sul piano teatrale e di Carlo Alberto Aquilani e Bettina Corsi sul piano musicale, autori di tutte le musiche del Bruscello, ma è uno strumento e un’opportunità di aggregazione e coesione sociale che tiene unite le persone attraverso la passione per l’arte della scena”.
Lo stand gastronomico è aperto tutte le sere fino all’8 luglio dalle ore 20 in via Senese. Le rievocazioni storico-folcloristiche sono previste il 1 e l’8 luglio dalle ore 18 con partenza dal Circolo La Filarmonica e arrivo davanti a Palazzo Malaspina.
Ingresso libero.