Plastiche in mare, Bugli al ministero: "Pronti a mettere a disposizione le nostre proposte"
Il ministro all'ambiente Costa annuncia una legge che permetta ai pescatori di recuperare la plastica che sta invadendo il mare e la Toscana, che a marzo ha lanciato il progetto pilota "Arcipelago pulito" che ha già coinvolto sei pescherecci di Livorno e condotto in porto in due mesi oltre ottocento chili di rifiuti, è pronta a mettere a disposizione la propria esperienza.
"Questa sperimentazione – sottolinea l'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli - ci ha fatto approfondire il tema e siamo pronti a avanzare delle proposte normative".
Il progetto "Arcipelago pulito", illustrato appena due giorni fa al Parlamento europeo e al commissario Ue Vella, è una filiera che dalla raccolta dei rifiuti in mare arriva fino allo smaltimento e al recupero delle plastiche: un esempio di economia collaborativa e circolare, oltre che un modo per superare quel vuoto normativo che oggi obbligava di fatto i pescatori a rigettare in mare quello che finiva nelle reti e pesce non era, diventandone altrimenti responsabili dello smaltimento.
"L'esperimento che in questi mesi stiamo facendo - spiega ancora Bugli - ci dice che i pescatori possono dare un contributo importante per pulire il mare. Abbiamo firmato a marzo un accordo ampio con Ministero dell'ambiente, Capitaneria, Autorità portuale ed altri partner e i numeri raccontano che ogni barca raccoglie mediamente ogni giorno sei chili di rifiuti, che dal porto sono poi successivamente trasportati in un'apposita azienda per il trattamento".
"Se moltiplichiamo questo dato per tutti i pescherecci presenti in Italia – conclude – possiamo comprendere il contributo che allargare questo progetto darebbe alla salvaguardia dell'ambiente e allo sviluppo di un'economia collaborativa. L'esperienza fatta fino ad oggi ci spiega anche che è possibile riciclare un quinto delle plastiche raccolte".
Fonte: Regione Toscana