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I bambini 'A cavallo del tempo' alla Limonaia Monumentale

Poco loquace, bionda, bella come il sole, sta sul green carpet con assoluta nonchalance, ma non se la tira. Eppure è lei la star indiscussa del Giardino di Boboli: si chiama Bazica, è una mezza pony Avelignese di 21 anni e di colore ambrato. Da ieri staziona sul prato di fronte alla Limonaia Monumentale che, fino al 14 ottobre, ospita la bellissima mostra “A cavallo del tempo – L’arte di cavalcare dall’antichità al Medioevo”.

“Viene qui tutti i giorni grazie all'Associazione Cavallo Ambiente di Firenze – spiega Lorenza Camin, che con Fabrizio Paolucci ha curato la mostra in Limonaia comprese le molteplici iniziative dedicate ai bambini. – Solo il primo giorno sono venuti a vedere Bazica 105 bambini dei centri estivi del Comune di Firenze a cui vanno aggiunti quelli che abitano nelle vicinanze del Giardino e i numerosi figli degli stranieri che sono in visita qui”. La cavallina è molto paziente e tranquilla, si fa accarezzare volentieri e mangia contenta le carote che le offrono i piccoli: “E’ abituata – continua Camin – normalmente fa attività di riabilitazione equestre con bambini che hanno disabilità motorie, neurologiche o comportamentali”.

Fino al 26 luglio ogni giorno sono previsti 6 gruppi di bambini con un numero complessivo di 90/100. Ma per i piccoli non c’è solo Bazica: dopo essere stati accompagnati in una visita guidata appositamente studiata per loro, potranno infatti provare a fare gli archeologi muniti di secchi, palette e pennelli e vivere l'emozione di trovare reperti, interi o frammenti, in uno scavo simulato allestito alla fine del percorso espositivo della Limonaia.

Questa serie di attività verrà coniugandosi con le consuete iniziative organizzate nel Giardino di Boboli dal Dipartimento Scuola e Giovani, in particolare con la “panchina delle favole”, l’ormai collaudata formula che, quest’anno, avrà come fil rouge soggetti tratti dalla letteratura greca e romana con il cavallo come protagonista principale.

Numerose anche le attività volte a garantire l’accessibilità della mostra a sordi e ciechi, in stretta collaborazione con il dipartimento di Mediazione culturale e Accessibilità. In particolare, saranno organizzate visite in LIS, affidate all’Ente Nazionale Sordi di Firenze, e percorsi tattili definiti con il concorso dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Firenze.

Fonte: Opera Laboratori Fiorentini

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