Rapinato perché testimonia in un'indagine. Carabinieri arrestano 30enne e denunciano minore
Un giovane residente in Garfagnana, che ha testimoniato in un'indagine per spaccio di droga, è stato rapinato in casa e sembra che il motivo della rapina sia proprio la sua testimonianza: i due lo avrebbero rapinato in casa a titolo di un presunto risarcimento.
L'aggressione è avvenuta domenica 24 giugno. I carabinieri hanno poi arrestato uno dei due presunti responsabili, un 30enne italiano, e hanno denunciato una sua complice di 17 anni, anche lei italiana, oltre ad avviare accertamenti sui motivi della rapina.
I militari fanno sapere che l'aggressione è avvenuta mentre il ragazzo riposava in casa, dove i due sarebbero entrati forzando la porta d'ingresso. Una volta nell'abitazione gli aggressori hanno minacciato la loro vittima con un coltello da cucina per farsi consegnare circa 100 euro, tutto il denaro che aveva, e l'Iphone, e avrebbero detto che si trattava di un "risarcimento per una testimonianza resa dalla vittima nell'ambito di indagine relativa a spaccio di sostanze stupefacenti".
Il giovane rapinato una volta che i due si sono allontanati ha chiamato il 112. Le indagini hanno poi portato all'individuazione del trentenne e della minore: il primo, già conosciuto alle forze dell'ordine, è stato arrestato per estorsione aggravata e rapina, la ragazza invece denunciata alla magistratura minorile.