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Caserma Redi, la collezione sarà spostata a Roma. CR Firenze interessata all'edificio

La caserma Redi di via Venezia “rappresenta un bene primario per la città di Firenze”, sia per il patrimonio artistico e monumentale dell’immobile, sia “per il patrimonio storico e culturale in esso custodito”. Il portavoce dell’opposizione, Jacopo Alberti (Lega) ha presentato un’interrogazione per conoscere se il presidente della Regione sia a conoscenza delle prospettive del complesso, che ospita tra l’altro il museo della sanità militare; se la Giunta regionale sia disposta ad acquisirne direttamente la gestione. Alberti ha fatto riferimento anche ad un atto di indirizzo del Consiglio regionale, una mozione approvata all’unanimità nel 2014 per l’utilizzo del poliambulatorio esistente nella caserma, e ha chiesto se la Giunta abbia intenzione di “esercitare tutta la pressione possibile” sul ministero della difesa “per ottenere che resti a Firenze la sede del Museo della sanità militare” e infine se la Regione “intenda adoperarsi per far sì che l’immobile non sia ceduto a soggetti terzi che non garantiscano l’adeguata fruibilità da parte dei cittadini fiorentini e dei visitatori”.

“La situazione della caserma Redi e, in particolare, del patrimonio culturale del museo della sanità militare è già da tempo all’attenzione della Giunta regionale e lo stesso presidente Rossi ha interpellato più volte il ministro della Difesa, per evitare la cessione dell’edificio e la dispersione del patrimonio culturale del museo”. Così la vicepresidente della Giunta Monica Barni, annunciando che il ministero della Difesa sta procedendo al trasferimento della collezione del museo a Roma, perché entri a far parte del centro che raccoglierà l’intero patrimonio tecnologico, strumentale e documentario italiano della sanità militare.

Sulla vendita della caserma, l’assessore ha reso noto che l’Azienda Usl Toscana centro non ha in previsione di acquisirla, mentre è interessata la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Il consigliere Jacopo Alberti, dopo aver ringraziato l’assessore per la risposta “precisa e veloce”, si è detto “non tanto soddisfatto, soprattutto per la destinazione finale del museo della sanità militare, perché Firenze perde un’eccellenza ”.

 

Fonte: Consiglio Regionale

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