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Sport e disabilità protagonisti a Avane: "Sì all'inclusione, ma niente pietismo"

(foto da Facebook)

Lo sport è inclusione? Una domanda provocatoria, ma interessante. Da Avane è arrivata la risposta: "Sì, lo sport è inclusione, anche se si può fare di più". Venerdì 22 giugno si è tenuto l'evento 'Una vela sotto le stelle', una cena a cui hanno partecipato circa seicento persone. Nel tardo pomeriggio è andato in scena un dibattito su sport e disabilità, a cui hanno partecipato nomi altisonanti dello sport toscano.

Era presente l'oro olimpico nonché tecnico di Bebe Vio Simone Vanni, assieme a lui hanno trattato l'argomento anche Ilaria Marras in rappresentanza del Fisdir, Juri Stabile come coordinatore del Calcio Sociale, la presidentessa dell'ASD Luciana di Ciolo Valentina Landucci, Riccardo Burresi dell'Osservatorio Sport Toscana e l'assessore allo sport per il Comune di Empoli Fabrizio Biuzzi.

Ognuno di loro ha parlato della propria esperienza e fatto un quadro della situazione generale in Toscana. Molto attivo anche il pubblico, circa una settantina di persone ha scambiato opinioni con i relatori, si è interessata e ha fatto domande. Alla fine, la conclusione più bella: alcuni ragazzi disabili presenti al convegno hanno scoperto di avere realtà sportive inclusive vicino a casa e hanno dato il loro ok per partecipare alle prossime attività.

Simone Vanni ha portato l'esempio di Bebe Vio: "È riuscita a dare più fiducia sia agli atleti paralimpici sia a quelli normodotati. È stata un modello di comportamento su come si superano gli ostacoli". Il dibattito è andato avanti, con il merito di non scadere mai nel pietismo, come ha voluto ricordare Landucci: "Dallo sport si impara molto, soprattutto il rispetto. Non siamo per la pacca sulla spalla, ma per l'integrazione vera e propria, e quella parte anche dai genitori".

Stabile e il suo Calcio Sociale fanno dell'inclusione una medaglia al petto dal 2014: "Cerchiamo di combattere l'idea di ghetto e i risultati sono molto importanti. Vediamo passi in avanti anche da parte delle famiglie, che hanno mostrato più apertura". Della stessa idea anche Marras, mentre Burresi ha spostato lo sguardo sui numeri e sulla situazione in Toscana: "Si nota una crescita da parte delle strutture in Toscana e anche dalle società sportive. La Regione ha messo in piedi il progetto 'Sporthabile' che sta riscuotendo successo, ma la prima cosa da fare secondo me è ascoltare. Con l'ascolto si arriva a lavorare assieme e a sviluppare una maggiore integrazione sociale".

La formazione è un'altra tematica importante, perché per lavorare con atleti disabili servono non solo coach specializzati, ma anche psicologi o psichiatri. A Empoli la situazione com'è? Il quadro è piuttosto positivo, come in tutta la fascia centrale della Toscana. "Si può fare di più, ma rispetto a molti altri posti in Italia siamo messi bene. 'Abilmente insieme' riscuote successo, in più vedo un maggior interesse da parte della famiglie verso queste tematiche. Lo sport deve essere inclusione" ha chiuso l'assessore Biuzzi.

La serata è andata avanti con una cena molto partecipata. Durante l'evento, presentato da Gaetano Gennai, hanno sfilato i volontari delle associazioni insieme con i ragazzi diversamente abili, che hanno indossato per un giorno gli abiti messi a disposizione da negozi del centro cittadino empolese. In seguito si è tenuta l'esibizione canora di Pierino Zerino e, infine, la rappresentazione sull'autismo 'Guardami negli occhi', uno spettacolo di ombre a opera della Compagnia Passi di Luce.

Protagonista vera e propria è stata la solidarietà. La serata è stata curata e preparata dai ragazzi e dai volontari dell’associazione Noi da Grandi e il ricavato dell’iniziativa è andato a sostegno delle associazioni promotrici dell’evento quali: CGA (Centro Giovani Avane), Noi da Grandi, Fondazione Dopo di Noi e Fiori di Vetro.

Gianmarco Lotti

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