Sciopero dei lavoratori della Fonderia San Martino, le precisazioni della Direzione Aziendale

Dopo lo sciopero con relativo presidio di mercoledì 20 giugno, la Fonderia San Martino ritiene indispensabile chiarire i reali termini della questione di fronte alle grosse inesattezze che stanno comparendo sui mezzi di comunicazione e cercare di riportare la vicenda nei suoi giusti contorni.

La Fonderia San Martino è un’azienda storica della Valdelsa che opera da ben 56 anni nel settore delle fusioni in ghisa ed in questi decenni ha contribuito alla creazione ed al mantenimento di decine e decine di posti di lavoro oltre che a rappresentare un’importante realtà del panorama industriale locale.

L’azienda viene dalla ormai decennale crisi economica che ha praticamente interessato tutto il mondo occidentale e che è iniziata nel 2008/2009 quando, da un anno all’altro, l’azienda ha più che dimezzato il proprio volume d’affari. Nonostante questo ha stretto i denti ed è andata avanti senza operare riduzioni di personale come è invece avvenuto in moltissime aziende della zona. Ha utilizzato tutte le opportunità che gli ammortizzatori sociali hanno messo a disposizione. Tuttora l’azienda opera con un contratto di solidarietà in virtù del quale, a fronte di una piccola riduzione dei salari, ha mantenuto tutti i posti di lavoro.

In questi 10 anni di crisi l’Azienda ha concentrato tutte le proprie risorse finanziarie, tecniche e gestionali sul mantenimento della continuità aziendale e non ha ovviamente potuto effettuare quegli investimenti ed innovazioni che il settore richiede.

Giunti a questo punto, le condizioni del mercato e le prospettive del settore suggeriscono di valutare il rilancio dell’azienda con la realizzazione di importanti investimenti di ammodernamento degli impianti e del processo produttivo che avrebbero effetti benefici anche sulle condizioni di lavoro e sull’ambiente.

Tuttavia, il fardello accumulato negli anni di crisi non permette questo rilancio senza una intensa e generalizzata “spending review” che interessi tutta la struttura dei costi dell’Azienda e che la metta in condizione in tempi rapidi di affrontare gli investimenti necessari.

Sul piano del costo del personale, la proposta che è stata formulata alle rappresentanze dei lavoratori mira alla riduzione del cuneo fiscale grazie alla trasformazione di una parte dei premi in forme di welfare aziendale. Ciò potrebbe avere una ripercussione quasi nulla sul potere di acquisto dei salari (a questo proposito le cifre circolate sulla stampa sono destituite di ogni fondamento).

Ciò che stupisce è l’atteggiamento delle rappresentanze dei lavoratori che, di fronte ad una proposta innovativa e articolata, (su cui anche a livello nazionale vi è un forte sviluppo e che costituirà una voce non trascurabile delle retribuzioni del futuro) c’è stata un’assoluta chiusura “a prescindere” con rifiuto anche a partecipare ad un incontro esplicativo di tutti i lavoratori con specialisti del settore, ed alla presenza delle Organizzazioni Sindacali, in cui sarebbero stati chiariti tutti gli aspetti pratici lasciando poi alla contrattazione l’entità delle cifre e le modalità implementative.

Ci sembra quindi che il “ricatto” di cui si parla sulla stampa sia quello messo in atto da alcune Organizzazioni Sindacali le quali si sono arrogate la responsabilità di rifiutare una proposta senza approfondirne i contenuti ma semplicemente per partito preso.

Ritenendo quindi che ci siano state delle incomprensioni e/o delle forzature, l’Azienda ribadisce la propria completa disponibilità a riprendere la trattativa sulla stessa linea sulla quale è stata bruscamente interrotta dalle Organizzazioni Sindacali, ovvero con una informazione precisa e neutrale sui contenuti e sulle modalità operative della proposta. Se questo avverrà, la Fonderia San Martino potrebbe rappresentare un esempio innovativo ed al passo coi tempi in tema di contrattazione di secondo livello e si aprirebbero le porte al rilancio dell’azienda.

Infine, se continuerà questo atteggiamento di chiusura, l’azienda farà tutto il possibile per informare direttamente i lavoratori sui reali contenuti della proposta di modifica del contratto integrativo perché vuole avere la coscienza a posto sull’aver fatto tutto il possibile prima di assumere le eventuali ulteriori decisioni che la situazione aziendale richiede.

 

Fonderia San Martino-La Direzione Aziendale

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