Saranno presentati in occasione della nuova edizione di Pitti Filati (27-29 giugno) i primi risultati della collaborazione tra aziende del distretto e designer internazionali organizzata nell’ambito delle attività del Progetto Europeo CreativeWear attraverso il servizio di Residenze Creative che ha preso il via lo scorso febbraio.
Fortemente sostenuta dal Comune di Prato in collaborazione con il Museo del Tessuto, rispettivamente Capofila e partner del Progetto, l’opportunità offerta alle imprese dalle residenze creative rappresenta la possibilità concreta di dare vita a progetti per la reinterpretazione degli archivi storici e la valorizzazione del patrimonio di valori materiali e immateriali custoditi dalle aziende.
Cinque designer di provenienza internazionale per altrettante imprese pilota (Marini Industrie, Texmoda Tessuti, Lanificio Bisentino, Inseta, Industria Italiana Filati) in sinergia con Lottozero/textile laboratories, incaricato per lo sviluppo e il coordinamento delle residenze, hanno lavorato a stretto contatto mettendo a disposizione da un lato il libero accesso agli archivi aziendali, l’esperienza e il patrimonio di conoscenze tecniche acquisite dall’altro la creatività, l’energia e la volontà di dare lettura innovativa alle collezioni storiche sia per la reinterpretazione dei tessuti e che per la progettazione degli elementi visual che ne caratterizzano la presentazione.
E’ questo il caso di Industria Italiana Filati, prima delle aziende coinvolte che presenterà nel corso dell’importante appuntamento in programma tra pochi giorni a Firenze, il risultato del progetto sviluppato con Sarah Meyers e Laura Fügmann, dello studio berlinese di design Meyers and Fuegmann, individuato da Lottozero per la visione globale della progettazione, che non si limita esclusivamente al disegno di un prodotto ma agisce su tutti gli elementi che costruiscono un’estetica di valore.
Il lavoro svolto nell’archivio storico dell’azienda è stato un’occasione unica per riscoprire materiali dimenticati, ricchi di spunti e stimoli per nuove idee divenute ispirazioni reali per la presentazione della collezione autunno /inverno 2019 – 2020. Una proposta di mood che nasce dalla storia narrata da vecchie cartelle colori fatte a mano, ritagli di fili, appunti anche solo accennati su fotografie ingiallite che raccontano di un’esperienza accumulata in più di cento anni di vita.
La rilettura del passato storico dell’azienda e lo stretto legame col territorio hanno anche innescato un processo di rivisitazione e rinnovamento dell’immagine coordinata, della grafica, della presentazione di cartelle e dei prodotti in fiera. A partire dalla proposta progettuale formulata da Meyers e Fügman, l’azienda ha così rinnovato i tre loghi aziendali, il primo progettato dalle designer ospiti e i successivi due in collaborazione con uno studio grafico locale.
Il lavoro portato avanti con Industria Italiana Filati ha costituito di fatto anche una sfida interessante per la valorizzazione del filato, un prodotto semilavorato difficile da comunicare e da comprendere fuori dal suo contesto di riferimento e di utilizzo.
“Un’esperienza davvero molto positiva” dice Chiara Lucchesi, una delle titolari dell’Azienda “una delle più interessanti fatte negli ultimi anni. Le designer hanno portato un punto di vista completamente nuovo, fuori dai canoni del tessile pratese, sono riuscite a captare vibrazioni forse più di altri designer integrati nel territorio, ci hanno aiutato a vedere le cose con i loro occhi”.
Per la presenza a Pitti Immagine Filati 2018 Industria Italiana Filati sta progettando uno stand in cui saranno allestiti diversi materiali d’archivio e che rispecchierà il mood della collezione e del rinnovato sentire verso la propria storia, attraverso immagini realizzate per l’occasione da un fotografo che saranno inserite nei book aziendali come foto d’ispirazione ed esposte in fiera.
Il calendario delle presenze dei lavori e dei prototipi sviluppati nelle altre quattro residenze proseguirà in luglio per Milano Unica e soprattutto il prossimo 19 settembre a Parigi per Premiere Vision, dove in occasione del più importante appuntamento fieristico del settore T&A, tutte le aziende coinvolte presenteranno i risultati delle collaborazioni artistiche con i giovani designer, rivelando tessuti iconici riletti in chiave innovativa, capsule collections ed elementi di visual merchandise a tema heritage.
Il percorso delle Residenze Creative che si affianca alla digitalizzazione delle collezioni attraverso il software Heritage Manager e allo sviluppo di strategie mirate di comunicazione e promozione del patrimonio tessile del distretto, conferma l’impegno continuo che vede in prima fila il Comune di Prato in collaborazione con il Museo del Tessuto attraverso le attività di progetti europei come CreativeWear e sottolinea la volontà di proseguire nella proposta del fattore Heritage locale risorsa innovativa per lo sviluppo di nuovi modelli di business per le aziende del territorio.
Fonte: Ufficio Stampa
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