Denuncia sequestro ma è stata costretta ad abortire: il dramma di una ventenne
Aveva denunciato di essere stata sequestrata e di aver subito una violenza sessuale: in realtà le stesse persone che aveva posto all'attenzione dei carabinieri l'avevano costretta a scappare per due settimane e ad abortire senza il suo consenso. Il sequestro era stato inventato dal padre per vendicarsi del fatto che il fidanzato della figlia, 20 anni dello Sri Lanka, fosse stata messa incinta, così da "salvare l'onore". Il 44enne aveva chiamato i carabinieri di Lucca, denunciando la scomparsa della figlia, la segregazione e la violenza. Le indagini poi hanno portato a ribaltare la visione dei fatti, così che a indagini concluse sei persone andranno verso il processo: padre, ragazza e zia per calunnia, altre tre per procurato aborto non consensuale (il fidanzato e due amici tra i 21 e i 32 anni).