Crac Banca Etruria, slitta a settembre sentenza per l'ex dg
La sentenza sulla bancarotta di banca Etruria slitta a settembre perché manca il tempo necessario per emettere il verdetto entro luglio. Oggi l'udienza nella quale l'ex direttore generale Luca Bronchi, uno dei quattro imputati che ha optato per il rito abbreviato, ha affrontato il penultimo tema della sua difesa quello della liquidazione da 1,2 milioni (700 mila euro netti) che la banca gli concesse dopo la rottura del rapporto con l'ultimo presidente Lorenzo Rosi e il Cda.Non c'è stato tempo per l'accusa di fare l'interrogatorio, che slitta a luglio.Il processo per rito abbreviato andrà avanti a settembre.
Per l'accusa è bancarotta per distrazione, perché quei soldi non dovevano essere pagati, ma parte della liquidazione (300 mila euro) era legittima a norma di contratto di lavoro, mentre tutto il resto era una distrazione da bancarotta per la quale il gup Anna Maria Lo Prete dispose il sequestro dei 400 mila euro residui. La prossima volta, prima del controinterrogatorio dei pm, Bronchi affronterà l'ultimo capo di imputazione a lui contestato, quello relativo ai finanziamenti a Intermedia, società del finanziere Giovanni Consorte.