Tuscany Food Awards, anche l'enogastronomia ha i suoi Oscar
Una vera e propria “notte degli oscar” dell’enogastronomia. Una serata unica con degustazione a menù rigorosamente toscano a suon di musica per conoscere i vincitori delle eccellenze agroalimentari toscane che si fregeranno del riconoscimento “Tuscany Food Awards 2018” è quella che si annuncia per sabato 23 giugno alle 19.30 all’ex Cavallerizza di Lucca al Piazzale Verdi.
Tuscany Food Awards dell'enogastronomia, una manifestazione giunta alla seconda edizione, che nasce con il patrocinio di Coldiretti, Regione Toscana e Accademia dei Georgofili, ha l'obiettivo di premiare le eccellenze enogastronomiche del territorio: divise in 11 categorie, che corrispondono alle produzioni più caratteristiche della regione: Vino, Olio, Pasta, Miele, Salumi, Pane, Dolci, Formaggi, Birra Artigianale, Conserve e Sottoli, Distillati e Liquori.
I Tuscany Food Awards, assegnati da una giuria di esperti, vogliono essere un'occasione per riunire in una speciale serata tutti i protagonisti del mondo agroalimentare toscano, uno scrigno di sapori e di saperi che è invidiato dal mondo intero.
“Una preziosa “vetrina” per le imprese agricole toscane – dice Tulio Marcelli Presidente di Coldiretti Toscana – che hanno partecipato alla prestigiosa iniziativa ma anche per tutte le altre. Queste eccellenze regionali sono il risultato del lavoro di intere generazioni di agricoltori – continua Marcelli - impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari, si tratta di un bene comune per l’intera collettività e di un patrimonio anche culturale che l’Italia può oggi offrire con orgoglio a tutti e che rappresenta un valore aggiunto contro la crisi”.
“Lo spirito dei Tuscany Food Awards è premiate quelle idee imprenditoriali che hanno saputo maggiormente coniugare tradizione e innovazione, in ambito agricolo ma anche nella ristorazione e nel catering, con un occhio di riguardo alle iniziative che hanno come obiettivo la tutela e l’arricchimento del nostro territorio – ha detto Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – sinonimo di quel Made in Italy, noto in tutto il mondo. Valorizzare e qualificare i nostri prodotti – conclude De Concilio – è quanto mai necessario per offrire traiettorie di futuro alle aziende al settore agricolo ed in particolare modo ai giovani in un tempo quanto mai difficile con guerre commerciali in atto come quella sui dazi e con accordi bilaterali assai pericolosi come quello tra Unione Europea e Canada, il cosiddetto Ceta, a cui si aggiungono Mercosur ed altri, che con la legalizzazione della contraffazione mettono a rischio le nostre produzioni agroalimentari di pregio”.
Fonte: Coldiretti Toscana