Camminata della Legalità, Cgil Pisa aderisce: "La comunità dovrebbe sentirsi unita"
"Come Cgil provinciale aderiamo in modo convinto e fattivo alla Camminata della Legalità promossa dal Comune di Castelfranco di Sotto insieme ai Comuni del Valdarno Inferiore ed a tutto il mondo associativo che vorrà prenderne parte.
Cogliamo l'occasione per ringraziare l'Amministrazione Comunale di aver accolto le sollecitazioni in tel senso venute da più parti nell'ambito del Consiglio Comunale aperto tenutosi nei giorni scorsi su questo tema.
Tale mobilitazione si rende estremamente necessaria dopo l'escalation di violenza che negli ultimi sette mesi ha visto quattro persone brutalmente aggredite.
Si tratta di lavoratori o ex lavoratori della stessa azienda salita agli onori della cronaca già nel 2010 quando dopo una ispezione della Guardia di Finanza fu trovata con 17 lavoratori in nero tra cui un minore e due persone senza regolare permesso di soggiorno.
Azienda alla quale già nel 2005 venne revocata l'iscrizione all'ASSA (Associazione degli imprenditori contoterzisti) per atteggiamenti gravemente scorretti.
In questo periodo siamo venuti a conoscenza di altre numerose denunce a carico degli stessi soggetti ed abbiamo anche riscontrato l'esasperazione delle forze dell'ordine per le continue recidive di questi individui.
Questi pseudo imprenditori inoltre stanno arrecando un danno enorme a tutto il territorio del Distretto a scapito delle aziende sane che vi operano creando anche una concorrenza sleale che penalizza l'imprenditoria corretta e per queste ragioni sarebbe opportuno che venisse isolarla.
Come Cgil abbiamo già fatto numerose denunce delle quali stiamo ancora aspettando gli esiti ed è del tutto evidente che siamo in presenza di una situazione estremamente grave riconducibile ad una fattispecie di alto sfruttamento lavorativo nei confronti di soggetti più fragili.
Dopo le aggressioni ai danni dei primi due ragazzi avvenuta a novembre dello scorso anno facemmo un'assemblea con i lavoratori rappresentanti sindacali del territorio e fummo proprio noi che proponemmo loro di fare uno sciopero di zona per denunciare quanto stava accadendo, in quella occasione chi si oppose furono proprio i lavoratori senegalesi presenti alla riunione, perchè, se pur legittimo, ritennero di non far sembrare tutte le imprese responsabili di quanto accaduto.
Per queste ragioni dispiace leggere sulla stampa che c'è chi non aderirà a questa iniziativa, dispiace perché di fronte a fatti così gravi tutta una comunità dovrebbe sentirsi unita.
Inoltre in merito allo sciopero vorrei ricordare che questo è un diritto sancito dalla nostra Costituzione ed i motivi per i quali si fa sono liberi e stanno in capo a chi lo proclama.
L'adesione da parte della comunità senegalese è un segnale forte di richiesta di legalità e va accolta con favore anziché condannarla, dovremmo ringraziare i cittadini aggrediti in questi mesi che sono tutti del Senegal perché è grazie alla loro denuncia che è partito tutto, ed ora non devono essere lasciati soli perché hanno anche paura di eventuali ritorsioni.
Sui temi della legalità siamo anche estremamente preoccupati degli attacchi da parte di esponenti del Governo alla Legge contro il caporalato, una Legge che ci ha visti impegnati nella sua stesura e che ci vede in prima linea nel chiederne la sua rigorosa applicazione.
Come Cgil provinciale impegneremo tutte le nostre strutture e categorie per la piena riuscita della manifestazione alla quale auspichiamo vi sia una grande partecipazione".
Cgil Pisa