Aggressione a Castelfranco, manifestazione e petizione contro l'attacco violento al mondo del lavoro
"È un attacco a tutto il mondo del lavoro, per questo manifestiamo": così i senegalesi aderenti alle associazioni dei comuni del comprensorio e di Fucecchio hanno voluto ribadire la loro partecipazione alla manifestazione per la legalità del 30 giugno (qui tutte le informazioni).
Il quadro locale di concertazione si è ritrovato questa mattina per parlare con la stampa nella sede dell'associazione Teranga a San Romano di Montopoli. A poche settimane dall'aggressione del 47enne in pieno centro a Castelfranco di Sotto, durante il giorno di mercato, la comunità senegalese vuole far sentire la propria voce e mantenere alta l'attenzione su un fatto che riguarda tutto il mondo del lavoro nelle concerie.
"Le persone che hanno compiuto questa aggressione - spiega Khadim Dieng - avrebbero fatto lo stesso con senegalesi, con italiani, con tutti. Non ce l'ha solo con noi. Ci rivolgiamo anche agli imprenditori, non dovrebbero fare affari con persone del genere. La nostra comunità avrebbe potuto fare uno sciopero per quello che è successo, ci avremmo perso tutti".
La manifestazione pacifica è aperta a chiunque, parteciperanno anche le persone che sono rimaste aggredite a maggio e a settembre, per ribadire che con la violenza e la prevaricazione non si costruisce un modello di lavoro e coesione sociale.
C'è di più. I senegalesi stanno raccogliendo delle firme da presentare alla Procura della Repubblica di Pisa, per chiedere lo stato attuale delle procedure nei confronti di padre e figli (47, 25 e 23 anni) che hanno compiuto il fatto di sangue a Castelfranco. Al momento sono ancora indagati e in stato di libertà. Per contribuire con la propria adesione, basta contattare le associazioni senegalesi del territorio e i sindacati di zona.
L'escalation fino ai fatti del 28 maggio, con gesti di violenza in pieno giorno, preoccupa i senegalesi, i quali chiedono che la giustizia faccia il suo corso e che ci sia la certezza della pena verso i recidivi.
Alla conferenza ha partecipato anche il 47enne aggredito, che a quanto pare sarebbe addirittura creditore di migliaia di euro nei confronti dell'imprenditore. Ha raccontato la sua storia, specificando che sarà presente il 30 giugno in strada. È per lui che è stata indetta la manifestazione, per tutti quelli che ogni giorno rischiano vessazioni e attacchi ingiustificati mentre quello che chiedono è solo un lavoro, una casa e una vita tranquilla
Elia Billero