gonews.it

Bomba d'acqua ad Arezzo, agricoltura in ginocchio: oltre il 50% del raccolto distrutto

Si inizia a contare i danni della bomba d'acqua che si è abbattuta oggi nel territorio aretino. In un’ora e mezzo sono caduti 140 mm di acqua che hanno messo in ginocchio l'agricoltura: Coldiretti e Confagricoltura parlano del 50% del raccolto andato distrutto.

Confagricoltura “In alcuni casi andato distrutto raccolto per oltre il 50%”

“Dove ha colpito, sopratutto nella zona di Cortona, la bomba d'acqua di ieri ha messo in ginocchio aziende intere che hanno perso oltre il 50% del raccolto. Siamo in emergenza e ci appelliamo alla Regione perché si possano attivare da subito le misure di sostegno che possano permettere a queste realtà di sopravvivere” E' l'appello di Confagricoltura Arezzo all'indomani dell'ondata di maltempo che si è abbattuta nella provincia di Arezzo.

“I danni maggiori – spiega il direttore Gianluca Ghini – si sono registrati nelle colture di grano e di girasole. Sradicati anche alcuni muretti con casi di allagamento per aziende che oggi non sono più in condizione di lavorare. Stiamo procedendo nell'effettuare una stima complessiva di danni ma, anche alla luce di un 2017 e un inizio 2018 molto complicati, siamo tutt'altro che ottimisti.”

“E' evidente che l'agricoltura toscana sta attraversando una situazione di forte criticità – aggiunge Confagricoltura Toscana – in cui gli imprenditori che lasciano sono sempre di più rispetto ai giovani che vogliono intraprendere questo mestiere. Voglio ricordare come l'unicità del nostro territorio sia tale proprio grazie all'attività di chi lavora ogni giorno i campi. Ci appelliamo quindi al nuovo Governo, nella speranza che possa intraprendere un percorso di risanamento di un settore che non può più essere lasciato solo.”

Coldiretti: "Raccolti distrutti fino al 50% - 60%"

In un’ora e mezzo sono caduti 140 mm di acqua, è successo ieri sera intorno alle 19:00, nell’area del cortonese, più precisamente nelle frazioni del Riccio, di Terontola, Pietraia e di Ossaia.

L’allerta meteo parlava di rischio di forti temporali fino a mezzanotte, previsione che si è concretizzata: una vera e propria bomba d’acqua caduta sul cortonese, in un’area circoscritta, che ha provocato allagamenti e danni.

Mentre nei centri abitati i cittadini si trovavano a fare i conti con cantine, taverne e garage allagati, nelle campagne gli agricoltori hanno visto andare letteralmente sott’acqua il proprio lavoro.

“E’ tutto completamente allagato e ci sono molte zone in cui si sono creati degli smottamenti  –  commenta Eros Solfanelli dell’omonima azienda agricola con sede nella frazione del Riccio, il quantitativo di acqua misto alla grandine che si è abbattuto sui campi in pochissimo tempo è stato elevatissimo, dovremmo fare i conti con una situazione a dir poco drammatica”.

I fatti delle ultime ore si vanno a sommare ad una primavera sconvolgente in cui ha visto cadere + 21% di pioggia con nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, trombe d’aria e violenti temporali che hanno colpito la provincia.

“Il grano così come l’orzo sono completamente stesi, grossi problemi oltre che per i cereali anche per tabacco ed ortaggi – spiega Leonardo Belperio dell’Azienda La Doganella – le piante andranno in asfissia per l’eccesso di acqua e quindi molta parte della produzione andrà persa. Consideriamo poi la grandine che ha colpito gli oliveti ed i vigneti, questo creerà problemi nei raccolti futuri e l’allerta non è finita perché oggi sembra ancora alta la tensione”.

Anche le strade sono state colpite con distaccamenti dell’asfalto che hanno creato ulteriori problematiche, oltre 50 le richieste di intervento ai vigili del fuoco per via di allagamenti e smottamenti.

“I danni ci sono e saranno quantificabili non appena tornerà il bel tempo – afferma l’imprenditore agricolo Andrea Lunghini della frazione di Ossaia – e sono danni sia in termini di produzione che di qualità del prodotto. Oramai non riusciamo più a lavorare, è impossibile seguire il ritmo delle stagioni, il mais ad esempio, che eravamo riusciti a seminare solo da meno di una settimana, è per buona parte danneggiato così come i nostri ortaggi e anche adesso sta piovendo molto forte e sempre nella direzione di ieri, purtroppo grandi prospettive noi imprese per questo anno non possiamo averle”.

“I raccolti mi sento di dire che sono distrutti per circa il 50% - 60% - illustra Andrea Solfanelli – noi produciamo grano e girasole, e al momento vediamo solo distruzione intorno a noi”.

Il repentino capovolgersi del tempo è una conferma dei cambiamenti climatici in atto, “che si manifestano  - spiega Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo - anche nel nostro territorio con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi  come precipitazioni brevi e violente accompagnate da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura che negli ultimi dieci anni ha subito a livello nazionale danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo”.

La primavera 2018 “si avvia a concludersi – spiega poi il Direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi - all’insegna di ripetuti allarmi nelle campagne per le ondate di maltempo che hanno portato in questi giorni così come negli ultimi mesi forti temporali accompagnati dalla grandine, che è la calamità più temuta dagli imprenditori agricoli in questa stagione, perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno, con effetti gravissimi dal punto di vista economico ed occupazionale”. Coldiretti Arezzo è come di consueto a fianco delle imprese associate,  - si avvia a concludere  il Direttore - pronta a fare la sua parte per sostenere presso le sedi istituzionali le imprese e gli imprenditori agricoli”.

 

 

Exit mobile version