Edilizia popolare e anche solidale: il progetto per una convivenza più civile
Nelle case popolari di Bagno a Ripoli il progetto di Casa SpA che mette al centro i rapporti tra inquilini per una gestione sociale del patrimonio Erp. Sperimentazione al via nelle strutture di Meoste e via Spinello Aretino con incontri, attività di mediazione culturale e autogestione per una convivenza sempre più civile e la conservazione degli alloggi.
Incontri tra vicini di pianerottolo per incentivare la conoscenza reciproca, attività di mediazione culturale per favorire la convivenza tra condòmini di etnie e religioni diverse, prove di autogestione per una maggiore cura delle abitazioni che vengono condivise. Le case popolari di Bagno a Ripoli diventano ancor più “solidali” grazie al progetto per la gestione sociale del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (Erp) appena siglato dal sindaco Francesco Casini e da Luca Talluri, presidente di Casa SpA, la società che gestisce l'Erp nell'area fiorentina.
Il progetto partirà a settembre con una sperimentazione di due anni nei condomìni di Meoste e via Spinello Aretino, per oltre cento appartamenti coinvolti. L'obiettivo è quello di strutturare una gestione e un controllo del patrimonio Erp sotto il profilo sociale che possa migliorare il rapporto fiduciario tra inquilino e istituzioni e la qualità sociale dell'abitare per una convivenza tra assegnatari sempre più civile e una cura costante degli alloggi.
Tra le finalità anche la prevenzione di possibili situazioni di morosità e la riduzione in ottica di prevenzione del numero di sfratti e di inadempienze. Saranno promosse attività di mediazione sociale e culturale e la partecipazione attiva dei nuclei familiari con un incentivo al dialogo nel rispetto delle diversità. Specifiche attività di sostegno saranno rivolte agli inquilini a rischio di esclusione sociale, come gli anziani soli e persone con disabilità. Gli inquilini saranno debitamente formati per il rispetto delle regole della convivenza e per garantire una buona conservazione dei fabbricati, la gestione degli spazi comuni e per prevenire eventuali abusi o modifiche al patrimonio Erp, con il ricorso, tra le altre cose, all'autogestione. Attività e iniziative che saranno promosse e coordinate da una rete strutturata e integrata composta dai soggetti istituzionali, dall'azienda sanitaria e dalle associazioni del territorio.
“L’edilizia sociale italiana e in particolare i gestori di case popolari che rappresentano la quasi totalità di essa, hanno la necessità prioritaria di implementare nuove forme di gestione sociale della persona e dei nuclei familiari - afferma Luca Talluri, presidente di Casa SpA -. La sfida è la coesione sociale, la convivenza tra inquilini, la tutela del patrimonio, la sicurezza delle periferie e la lotta alle marginalità. Il progetto che stiamo avviando in tutto il Lode fiorentino, e che sottoscriviamo oggi con il Comune di Bagno a Ripoli, rappresenta il primo passo di attuazione di questo progetto”.
“Si lavorerà sui rapporti tra inquilini e vicinato – dicono il sindaco Francesco Casini e la vicesindaca con delega al sociale Ilaria Belli – e sulle relazioni tra assegnatari, ente gestore e Comune, per prevenire e superare possibili problematiche di tipo sociale ,ma anche per monitorare lo stato di salute degli alloggi e la loro manutenzione. Un progetto corale che impegnerà gli operatori di Casa SpA, il personale comunale, gli assistenti sociali e i servizi territoriali come la Asl, che dopo la fase sperimentale vorremmo estendere nelle oltre trecento abitazioni popolari del nostro territorio”.
Fonte: Comune di Bagno a Ripoli - Ufficio stampa