A Vilnius una teca barocca della Basilica fiorentina di San Lorenzo
Un po’ di San Lorenzo in Lituania. Il Reliquiario di San Casimiro commissionato da Cosimo III de Medici, di proprietà della Basilica fiorentina di San Lorenzo e abitualmente esposto alle Cappelle Medicee, è in mostra fino al 15 ottobre a Vilnius, nel museo di Arte Sacra dell’arcivescovado della capitale baltica. L’occasione è l’esposizione “Capolavori della storia del culto di San Casimiro”, organizzata in occasione del centenario dell’Indipendenza lituana, sotto l’Alto Patronato delle rispettive Presidenze della Repubblica.
La mostra, che ha aperto ai visitatori il 17 maggio scorso, sarà visitata a luglio dal nostro Capo dello Stato Sergio Mattarella e dal Presidente della Repubblica Lituana Dalia Grybauskaitė, mentre a settembre vedrà anche la presenza di Papa Francesco, in occasione della sua visita Pastorale. Per celebrare la stretta collaborazione tra l’Opera di San Lorenzo e il museo di Arte Sacra dell’arcivescovado, una delegazione fiorentina composta dal priore mitrato di San Lorenzo monsignor Marco Domenico Viola, dalla storica dell’arte Monica Bietti, responsabile del Museo delle Cappelle medicee, e dal Console Onorario lituano in Italia, Enrico Palasciano , si è recata a Vilnius per l’inaugurazione dell’esposizione.
L’opera d’arte spicca tra gli oggetti di devozione al santo esposti per l’eccezionale qualità del manufatto, una teca fra i più raffinati esempi che mai abbia prodotto il gusto barocco, voluta espressamente dal granduca Cosimo III. Questi nel 1676 aveva preso contatti con il Vescovo di Vilnius per ottenere una reliquia di San Casimiro, che arrivò solo tre anni più tardi; Cosimo incaricò il suo segretario Apollonio Bassetti, canonico di San Lorenzo, di seguire i lavori dell'argentiere di corte Massimiliano Soldani Bensi per realizzare una custodia degna del valore della reliquia.
Una volta realizzata, la teca fu posta nella Cappella delle Reliquie che lo stesso granduca aveva fatto costruire nel suo palazzo, per poi passare successivamente in altri armadi, quelli della Basilica di San Lorenzo e infine nelle sale delle Cappelle Medicee, ammirate ogni anno da milioni di visitatori.
Fino dal Medioevo le reliquie dei santi sono servite come veicolo di alleanze politiche e di pacificazioni sociali, quasi creando un vincolo particolare fra città e Stati. In particolare, nella seconda metà del '600 una delle più potenti famiglie dell'aristocrazia lituana - i Pacai - ebbe contatti anche con la famiglia granducale che regnava in Toscana, i Medici, e specialmente con Cosimo III. Da qui nacque il desiderio di Cosimo di stringere un legame speciale con Vilnius tramite l’acquisizione di una reliquia di San Casimiro, santo patrono del Paese in cui scelse di concludere la propria esistenza terrena, giovanissimo, nel 1484.
Fonte: Ufficio Stampa