Teatro e giornalismo, a San Miniato riparte il premio 'Istrice d'argento'
La città della Rocca torna centrale anche nell'alto livello della critica teatrale che ogni anno ospita la festa del Teatro. Il premio "Istrice d'argento" è stato, a lungo, un premio prezioso, importante ed ambito. Una tradizione che però, per tante ragioni, non è riuscita a sbarcare nel secondo millennio. Lo farà da quest'anno, per iniziativa della Fondazione guidata da Marzio Gabbanini e lo farà con un obiettivo in più: essere palestra anche dei critici di domani, riconoscendo l'impegno ed il valore di giovani di talento che si avvicinano a questo settore del giornalismo che è andato assottigliandosi e che richiede vasta cultura, smisurata passione, una sensibilità particolare per valutare uno spettacolo a sipario calato e luci spente. A San Miniato, ancora oggi, dal 1947 senza soluzioni di continuità, passano le più autorevole "firme" della critica italiana. Da tre anni, inoltre, direttore artistico della Festa del Teatro è Masolino D'Amico, la "penna" più illustre tra i recensori del teatro nazionale. Così, da questa edizione, riparte il premio che sarà assegnato da una giuria qualificata alla critica più significativa che uscirà sulla messa in scena de "La masseria delle allodole", il testo di Antonia Arslan dal quale anche i registi italiani vollero farne un film. Nel prossimo luglio quel testo, per la prima volta, diventerà teatro. A all'autore della recensione, il prossimo ottobre, valutate tutte le pubblicazioni, sarà assegnato "L'istrice d'argento". Un premio andrà anche al più giovane critico presente alla Festa che abbia prodotto e pubblicato un elaborato. Per ogni dettaglio - sarà necessario confermare la presenza allo spettacolo fin da questi giorni - è possibile contattare la segreteria della Fondazione al numero 0571/400955.
Fonte: Ufficio stampa