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Contratto integrativo Lidl: welfare, sanità e 'Ferie solidali'

Dalla maggiorazione 135% sulle ore della domenica al buono spesa per lavoratrici e lavoratori. Passando per il Bonus per i figli. Ci sono davvero tante buone ragioni per aver sottoscritto il Cia, contratto integrativo aziendale di Lidl, le cui consultazioni nei negozi di tutta Italia sono finite proprio in questi giorni. Un passaggio importante, quello fatto con i lavoratori, per approfondire i dettagli di un contratto integrativo che racchiude alcune novità, in particolare in fatto di welfare. Il contratto integrativo riguarda anche la Toscana, dove sono coinvolti centinaia di dipendenti ed è il primissimo ottenuto nel settore dei discount in Italia essendo Lidl la prima azienda discount con cui abbiamo aperto una contrattazione di secondo livello, a livello nazionale.

Come UILTuCS, la categoria della Uil che segue i settori di Turismo, Commercio e Servizi, “abbiamo puntato molto sul welfare, sul sostegno ai servizi per la salute di chi lavora in Lidl”, con un ampliamento del ventaglio delle possibilità di cura, analisi, esami aggiuntivi, anche specialistici, cure dentistiche e assistenza medica. Lo spiega, soddisfatto, Gabriele Fiorino della segreteria nazionale UILTuCS, che ha seguito i tavoli della trattativa con l’azienda. “Un aspetto da non sottovalutare è l’innovativa introduzione dell’istituto delle Ferie solidali - spiega Fiorino - Si tratta di ore che i lavoratori possono cedere a loro colleghi in difficoltà secondo alcuni criteri che abbiamo stabilito con l’azienda”. “Il contratto contiene anche molte novità dal punto di vista dell’assistenza sanitaria integrativa -  aggiunge Fiorino –  per non parlare del Bonus elargito per i figli nati o adottati dai dipendenti, l’estensione delle tutele per le unioni civili, un buono spesa, le maggiorazioni del 135% per il lavoro domenicale, oltre al rafforzamento dell’aspetto della sicurezza con la nascita di una Commissione ad hoc. Infine, ma non ultimo in termini di importanza, un altro risultato importantissimo: l’aver regolamentato i temi della programmazione degli orari di lavoro e delle trasferte”. “Abbiamo, per concludere, rimarcato un fondamentale aspetto -  conclude il segretario - per i diritti di tutti i lavoratori: il fatto che l’azienda, a differenza della gran parte delle altre esistenti del genere, applica il contratto nazionale da noi sottoscritto con Confcommercio nel 2015, l’unico del settore, e l’unico che tutela realmente i lavoratori”.

Fonte: UILTuCS Toscana

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