Da Barcellona a Pisa. Un nuovo municipalismo per i diritti e la democrazia
Il prossimo 10 giugno Pisa può diventare un vero laboratorio di sperimentazione politica, sociale, culturale ed amministrativa, capace di prendere il meglio dalle elaborazioni e dalle pratiche municipali di tutto il mondo – dai caracol zapatisti alle esperienze del Rojava, da Barcellona a Riace – ritraducendole in punti programmatici concreti che cambino le condizioni materiali di vita di tutte e tutti coloro che abitano, lavorano e studiano qui.
Concepiamo l’amministrazione della città come costruzione di una democrazia popolare capace, quando sono in discussione i diritti più elementari, di rompere nei fatti e con atti amministrativi le politiche neoliberiste e di austerity introdotte per salvare banche e speculazione finanziaria, e che producono sempre più impoverimento anche a Pisa. Un’amministrazione che non sia succube dei poteri economici, ma che rimetta al centro del proprio agire ciò che è pubblico e il bene comune.
Abbiamo tutto questo a portata di mano, se siamo convinti che una città in comune si costruisca collettivamente e ogni giorno con il contributo di ognuno e ognuna di noi, con un vero e grande coinvolgimento popolare che parte dalle periferie e da chi è più a rischio di esclusione, con l’ascolto e la partecipazione, con il conflitto, il coraggio e la fantasia amministrativa, mettendo i diritti al centro del governo del nostro municipio.
Per questo martedì sera ci confronteremo con Marta Junqué di Barcellona in Comune che con la sindaca Ada Colau sta rendendo concreta questa nuova idea di municipalismo.
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