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Tragedia di San Miniato, a Balconevisi l'ultimo saluto a Federico Zini

(foto gonews.it)

"Lo sguardo di Gesù che ama permette di vedere la luce, sia per Federico Zini che per Elisa Amato". Così il vescovo Andrea Migliavacca ha cercato di fornire la chiave di comprensione alla folla di fedeli attonita per la tragedia dei due ex fidanzati durante i funerali dell'ex calciatore a Balconevisi (San Miniato). Le lacrime e i singhiozzi di centinaia di persone hanno scandito la cerimonia. Sul feretro i tanti colori delle sciarpe che hanno rappresentato la vita di Federico, le squadre di calcio in cui ha militato fino ai neroverdi del Tuttocuoio.

LE PAROLE DEL VESCOVO DI SAN MINIATO

"Lo sguardo della misericordia e di chi ama, che illumina il peccato e accoglie con grande tenerezza la vita di Elisa, ingiustificatamente tolta. Ai familiari di Elisa va il nostro affetto e la nostra solidarietà. Siamo vicini nel dolore a Prato, dove si stanno celebrando i funerali dal vescovo di Prato. Lo sguardo del Signore illumina anche i gesti di Federico, che non sappiamo per quali tristezze è diventato causa di tanto male. Anche Gesù conosce e custodisce le tante qualità buone di Federico, ben conosciute dagli amici e dai familiari. Lo sguardo di Gesù abbraccia, perdona e invita a sperare. Guarda anche a noi, aiuta a custodire nel cuore le domande che forse non troveranno risposta e a essere di sostegno in questo duro momento".

LE PAROLE DELLA FAMIGLIA

Lo sgomento e l'incredulità che hanno contraddistinto questi giorni di lutto non hanno scalfito il ricordo di Zini nei giorni migliori. Per questo ha partecipato una folla così grande e la famiglia ha voluto ringraziare dal pulpito tutti i presenti e il vescovo Migliavacca, chiamato proprio dalla famiglia a celebrare la funzione. Non sono mancate ovviamente le condanne per il gesto tragico dell'ex attaccante.

Hanno parlato i familiari di Zini, che hanno letto alcune lettere in memoria di Federico. Il padre Maurizio, con la voce rotta dall'emozione, ha salutato il figlio. Il fratello Lorenzo ha letto una lettera della zia Isabella, visto che Federico era molto legato alla cugina. "Insegna agli angeli a fare gol, ciao Chicco" è stata la frase finale, che ha fatto scoppiare tutti in lacrime.

LA LETTERA DELLA FAMIGLIA A FEDERICO

Ciao Fede,

guarda quanta gente ti vuole bene. Sono presenti parenti, amici, conoscenti e persone di tante comunità.

Caro Chicco, noi sappiamo che eri un ragazzo veramente perbene e solare, perchè avevi un dono speciale dentro di te.

Chi ti ha conosciuto e frequentato, in tutti questi anni, sa quali valori portavi nel cuore. Eri un ragazzo per tanti aspetti, fuori dagli standard attuali.

Caro Fede, sei stato un ragazzo dedicato e orientato ai veri valori della famiglia, al rispetto altrui e di grande e piacevole compagnia.

Dopo il tuo grave infortunio nelle Filippine, lontano dalla tua amata famiglia, caro Federico, hai lottato e sofferto tanto, per poter tornare a giocare a livelli calcistici competitivi e con grande abnegazione e quotidiano lavoro sul campo, ci sei riuscito, mentre tanti medici, ti dicevano, che avresti dovuto smettere di giocare e rinunciare alla grandissima passione che ti ha accompagnato fin da piccolo: il calcio.

Hai sempre avuto una grande attenzione verso gli altri e con la tua iniziativa “Un Pallone per un Sorriso”, sviluppata insieme a tuo fratello Lorenzo, con la collaborazione di tantissimi giocatori in Italia e all’estero, hai dato modo a tanti bambini, con gravi patologie, di poter realizzare il loro sogno.

Una cosa però FEDE, non avresti dovuto fare: compiere questo tragico gesto, che sta sconvolgendo la vita di due famiglie e delle nostre comunità, e che noi condanniamo fortemente e per il quale chiediamo nuovamente perdono, anche e soprattutto a tuo nome, e vicini al dolore dell’altra famiglia. Un gesto che d’ora in poi ci lascia con un vuoto immenso, e ci priverà della tua dolce visione e dei calorosi abbracci verso tutti noi, ma specialmente alla tua principessa, la tua amata cuginetta Giulia.

Vogliamo ringraziare dal profondo del nostro cuore, sua eccellenza Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato, per la sua vicinanza e per la funzione religiosa che ha presieduto, unitamente ai sacerdoti della Diocesi; i sindaci e tanti amministratori pubblici, i rappresentati delle associazioni conciarie ed imprenditoriali del territorio, che ci hanno confortato con la loro presenza nella nostra casa, i carabinieri che ci sono stati vicini con grande tatto umano, la polizia municipale di San Miniato per il grande lavoro operativo svolto, i nostri consulenti tecnici e professionisti vari, la ditta idi imprese funebri Cicala e Faratro convenzionata con la Misericordia di Santa Croce sull"Arno che ci sono stati vicino al momento di salutare Federico in cappella oltre i tanti dirigenti sportivi, allenatori e giocatori, intervenuti in rappresentanza di molte squadre calcistiche, i medici della locale Asl e gli impagabili volontari della Vab sanminiatese, insieme a numerosi altri, ma soprattutto ringraziare i tantissimi che sono qui oggi, tutti per Te e quelli che ci sono stati vicino, fin dall’inizio, con i loro messaggi, telefonate o visite personali, in questo nostro tragico momento.

Preghiamo per la pace e la serenità e per quanti soffrono, dopo questo assurdo evento. Questa dura nuova realtà, ci porterà sicuramente, a nuove sfide con le quali confrontarci in futuro e lo dobbiamo fare tutti insieme.

Auspichiamo come genitori, che in futuro non accadano più fatti così dolorosi, in grado di distruggere la vita umana.

Vai Fede, ora vola più in alto che puoi e segna tanti gol insieme agli Angeli. Rimarrai per sempre nei nostri cuori !!!

Che il Signore ti accolga tra le sue braccia.
Ciao Chicco
Ciao Bomber # FZ27
Ciao Caro Figlio Nostro

LA TUA FAMIGLIA !!!

I FATTI DEL 26 MAGGIO

Lo scorso 26 maggio Federico Zini ha sequestrato la sua ex fidanzata Elisa Amato a Prato e le ha sparato alcuni colpi di pistola, anche se la dinamica è ancora da chiarire. Si è diretto al parcheggio del campo sportivo di Gargozzi e ha rivolto a se stesso l'ultima pallottola, uccidendosi.

Oggi, sabato 2 giugno, sono stati officiati dal vescovo Migliavacca i funerali di Zini mentre, a cinquanta chilometri di distanza, a Galciana (Prato) veniva sepolta proprio Elisa Amato.

Elia Billero

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