Area di Badia a Passignano e il Parco dell’Abate aperti per famiglie e visitatori

Dal Maggiociondolo ai frutti della tradizione. Dalla bellezza e dai colori della natura che decide di sfidare le leggi del suo stesso codice, come nel caso della pianta dai fiori gialli che cresce normalmente in ambienti appenninici e che esplode di profumi proprio in questo periodo dell’anno tra le colline di Passignano, ai percorsi sensoriali della cultura rurale toscana. Il Chianti non evoca solo un luogo di memoria, segnato dal passaggio del tempo attraverso l’arte, la cultura, la paleontologia e l’archeologia, ma è una fusione di esperienze ispirate all’armonia del paesaggio.

Un habitat ideale per la biodiversità che trova nel presente la chiave per offrire opportunità di conoscenza e valorizzazione. L’ambiente è volano di qualità della vita nel piano di interventi della giunta Baroncelli che da anni si impegna nella valorizzazione delle aree naturalistiche e gli spazi verdi del territorio tavarnellino. Luoghi di grande bellezza a disposizione della comunità e dei visitatori che amano vivere all’aperto, godere delle risorse ambientali, scoprire angoli poco conosciuti, conoscere le caratteristiche floro-faunistiche che raccontano la storia naturale a entropica del territorio e i personaggi che hanno contribuito a disegnare il suo destino. A San Giovanni Gualberto, che nell’anno mille fondò l’ordine vallobrosano e l’Abbazia di Badia a Passignano, si ispira l’area naturale protetta realizzata dal Comune tra i boschi che circondano il complesso monastico.

“L’area naturalistica, aperta al pubblico – dichiara l’assessore all’Ambiente Marco Rustioni -  è corredata di segnaletica, percorsi e cartelli informativi sulle specie di animali presenti censite dall’Università in collaborazione con il biologo Marco Lebboroni, alcune delle quali di particolare interesse scientifico e gestionale come il topo quercino, il moscardino e il picchio rosso minore che è il più piccolo d’Europa, la martora, la rana appenninica, l’aquila biancone. Il punto in cui sorge il maggiociondolo è stato valorizzato con un’area di sosta finanziata dal Lions Club Barberino Montelibertas. Il santo, divenuto patrono dei Forestali d’Italia è la figura che dà nome ad un’altra area a verde pubblico creata dalla giunta Baroncelli, situata nel centro abitato di Sambuca a pochi km da Passignano. “Dove prima c’era un campo incolto  - prosegue il sindaco David Baroncelli - ora splendono 3mila quadrati di spazio aperto alle famiglie e ai turisti, vi si può passeggiare, sostare, giocare e riscoprire il piacere di entrare in contatto con le essenze chiantigiane che si legano al paesaggio fluviale della Pesa”.

E’ il parco dell’Abate, recentemente inaugurato, che accoglie le coltivazioni originarie della macchia chiantigiana quali corbezzolo, corniolo, gelso, melograno, lazzeruolo, sorbo, vite da uva, oltre ai classici nocciolo, peri selvatici, meli, nespolo. Un ambiente è riservato alle essenze inebrianti di varie specie di fiori tra cui il gelsomino. Nella zona centrale del parco sono presenti il giardino delle forme e quello destinato agli incontri, oltre al pergolato con l'uva rossa fragola. “Dall’utilizzo della cassa di espansione  - conclude il sindaco - alla realizzazione di un parco urbano e di un’area naturalistica che risponde alla necessità di ampliare le opportunità del territorio rivolte alle famiglie e ai visitatori, un importante investimento per la sistemazione  a verde dell’area antistante la lottizzazione C3, pari a 150mila euro, reso possibile dalla collaborazione tra il Comune, attraverso gli oneri di urbanizzazione, e il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno”.  Il progetto è firmato dall’architetto Marco Parrini del Consorzio.

Fonte: Comune di Tavarnelle Val di Pesa - Ufficio Stampa

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