Marino in festa per la Repubblica Italiana, la nuova collezione in mostra il 2 giugno
Museo aperto al territorio nel segno del tricolore. Una nuova occasione di conoscenza della grande arte mariniana che offre la possibilità di visitare il Palazzo del Tau e riscoprire il maestro pistoiese con una visita guidata a cura degli operatori qualificati messi a disposizione dalla Fondazione Marino Marini, diretta da Maria Teresa Tosi.
Apre le porte al pubblico in forma straordinaria il patrimonio di un genio eclettico che ha segnato la storia dell’arte mondiale del Novecento. In occasione del settantaduesimo anniversario della Repubblica Italiana, sabato 2 giugno, alle ore 15.30, Marino Marini svela i suoi mille volti nelle opere, alcune delle quali inedite, dipinti, sculture, terrecotte, acqueforti, che arricchiscono la nuova collezione allestita dalla Fondazione negli spazi rinnovati del palazzo trecentesco. La personalità e la produzione artistica, ricca di simboli e significati, che animano il mondo di Marino emergono dal nuovo percorso, articolato in quattro sale. Con una sessantina di opere, prodotte dal 1918 al 1978, la Fondazione ripercorre e sfoglia il libro dell’arte di Marino, pagina per pagina, riservando una particolare attenzione alla fase creativa che risente dell’influenza del viaggio in America, compiuto negli anni ’60, e della vicinanza di Jackson Pollock. Dall’interesse per l’action painting affiora in Marino la ricerca e l’affermazione del colore e della materia. E’ ciò che attesta la sequenza di 24 composizione astratte presenti in mostra, parte di un più numeroso corpo di opere, complessivamente quasi il doppio, dipinte nella primavera del 1960.
Un artista poliedrico, che scorgeva nella luce e nella forma lo strumento migliore per esprimere la propria chiave di lettura della realtà, abitata da cavalli, pomone, giocolieri, acrobati, ballerine, volti che ispiravano ritratti. “C'è tutta la storia dell'umanità e della natura nella figura del cavaliere e del cavallo, in ogni epoca. È il mio modo di raccontare la storia. È il personaggio di cui ho bisogno per dare forma alla passione dell'uomo”. Questo scriveva Marino per condividere il proprio pensiero con l’osservatore e il rapporto stretto tra uomo e natura, fatto di armonia, equilibrio spezzato e riconciliazione gioiosa, che poi è divenuto un punto cardine della poetica che lo ha reso famoso in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Nord Europa sino al Giappone.
“Il ciclo di aperture straordinarie – dicono Ambra Tuci e Francesco Burchielli della Fondazione Marino Marini - che abbiamo proposto in occasione delle festività, come il 25 aprile, il 1 maggio, la notte europea dei Musei, si conclude il 2 giugno con un evento di alta qualità. Il nostro obiettivo è stimolare e tenere alto l’interesse nei diversi target di pubblico attraverso una costante e attenta attività di promozione, informazione e comunicazione che non può e non deve vivere di rendita rispetto ai frutti che derivano dal raccolto della stagione d’oro di Pistoia Capitale, lavoriamo in rete e in collaborazione, anche utilizzando canali web e social, con le realtà istituzionali e associative del territorio per valorizzare al meglio questo nostro grande tesoro”. I numeri sono i primi a dare ragione alla Fondazione, dall’inizio dell’anno il bilancio parziale del 2018 ha fatto registrare un dato complessivo di circa cinquemila presenze.
L’iniziativa del 2 giugno vuole offrire ai visitatori un pomeriggio d’arte, guidato dagli storici dell’arte dell’associazione culturale Artemisia, mettendo al centro la produzione variegata di Marino che si è dispiegata come un viaggio a tappe, in cui l’artista, dalla mente aperta e inclusiva, è entrato in contatto con culture e linguaggi europei e internazionali. Gli esperti di Artemisia risponderanno alle domande e alle curiosità del pubblico sulle opere esposte e sull’artista pistoiese. Tutti gli eventi sono organizzati e promossi dal Dipartimento Educativo della Fondazione Marino Marini. Prenotazione obbligatoria.
Info e prenotazioni: 0573.30285; fmarini.eventi@gmail.com
Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio Stampa