Sequestro di 212mila euro a ente no-profit toscano: "Uso disinvolto di fondi per interessi personali"
La Tenenza della Guardia di Finanza di Orbetello, a seguito di una verifica fiscale nei confronti della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori - Sezione Provinciale di Grosseto, ha constatato diverse irregolarità. Le attività, dirette dalla Procura della Repubblica di Grosseto, hanno consentito di accertare un’evasione dolosa delle imposte sui redditi.
Le indagini hanno portato all’emanazione di un decreto di sequestro preventivo per un ammontare pari a € 212.586,57, emesso dal Gip presso il Tribunale di Grosseto, Marco Mezzaluna, a garanzia delle pretese erariali relative al reato di carattere fiscale di cui all’art. 5 del D.Lgs. 74/2000 e di indebita percezione di erogazioni pubbliche per un totale di € 54.776,03 da parte del Comune di Orbetello, nonché da parte dello Stato mediante attribuzione pro quota del gettito del cosiddetto 5 per mille destinato al finanziamento del volontariato in violazione dell’art. 316 ter c.p. nei confronti della L.I.L.T..
Le altre condotte di appropriazione indebita, di oltre € 260.000 complessivi, accertate con le indagini a carico di 3 indagati confermano, come afferma il Giudice, “l’uso disinvolto dei fondi” della L.I.L.T. “per il soddisfacimento di interessi privati e
personali”.
Le attività eseguite dalle Fiamme Gialle di Orbetello hanno dunque consentito di accertare l’abuso della veste giuridica di ente no-profit da parte della Sezione Provinciale di Grosseto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, riconducendo l’attività in concreto svolta ad esercizio di impresa commerciale e, come tale, assoggettabile all’imposizione fiscale prevista per le imprese.