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Chiese i domiciliari per l'ex marito dell'amante, magistrato a giudizio

Dovrà affrontare un processo il sostituto procuratore di Firenze Vincenzo Ferrigno, accusato di aver chiesto gli arresti domiciliari per l'ex marito della sua nuova compagna, causando l'ipotesi di abuso d'ufficio. Il gup Franca Borzone l'ha prosciolto per falso. Il processo partirà il 18 settembre.

LA VICENDA

Nel 2015 la futura compagna del magistrato aveva denunciato il marito per minacce di morte a seguito di una violenta lite. Il fascicolo sul caso approdò nelle mani del pm, ma lui sostenne che non vi fossero elementi a sufficienza per sostenere l'accusa. Il medico, ex marito, fece controquerela. Il pm chiese per due volte l'archiviazione, non concessa dal gip che ordinò nuovi accertamenti. In questo momento Ferrigno conobbe la donna e intraprese con lei una relazione, secondo l'accusa del marito, e dopo poco venne chiesto l'arresto e il trasferimento ai domiciliari per il medico. Il fascicolo sui maltrattamenti passò di mano a un altro pubblico ministero, l'esposto andò per competenza a Genova.

"Sono felice che sia stata fatta la cosa giusta, non solo per me ma per tutti. Quello che è successo mi fa avere ancora più fiducia nella magistratura. La magistratura ha un ruolo importante ed è giusto che se ci sono mele marce, se qualcuno ha sbagliato venga processato". Queste le parole del medico.

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