Omicidio-suicidio tra Prato e San Miniato, autopsia sui corpi di Federico Zini ed Elisa Amato
È previsto per oggi l'interrogatorio al padre di Federico Zini, Maurizio, per chiedere conto del comportamento dell'ex calciatore 25enne in merito all'omicidio di Elisa Amato e del successivo suicidio, due fatti avvenuti tra Prato (dove abitava la commessa 30enne) e San Miniato (dove viveva l'ex Tuttocuoio).
Il padre, giornalista, si è concesso anche alla stampa per mettere in luce che "non vi era alcuna avvisaglia di questa tragedia" e che chiedono scusa fin da ora alla famiglia della giovane. Della pistola in casa non si sapeva nulla (era stata acquistata il 15 maggio) anche se i genitori erano a conoscenza che al giovane fosse stato consigliato di andare al poligono di tiro per "sfogarsi".
Omicidio-suicidio, cosa c'è ancora da scoprire
Nella notte di sabato è avvenuta la tragedia, sulla quale ancora dovranno essere svelati diversi dettagli. Dai cellulari della vittima e del carnefice, sequestrati, si potrà capire in che rapporto fossero rimasti i due giovani, separati da qualche mese ma che si vedevano ancora. La sorella della vittima ha affermato che Federico pedinava Elisa. I messaggi e le chiamate potranno evidenziare questo fatto. L'autopsia sui due corpi, che necessariamente ritarderà i funerali, contrattempo inevitabile in casi di cronaca come questo, potrà dire se c'è stato un approccio sessuale verso di lei o se il giovane era sotto effetto di alcol o sostanze (anche se lo si esclude). L'inchiesta è sul doppio binario delle procure di Prato e di Pisa. È probabile che tutto il fascicolo venga trasmesso a Prato. Anche il sostituto procuratore di Prato Valentina Cosci ha aperto un fascicolo d'indagine per omicidio.
Prima di giungere all'autopsia, le indagini coordinate dal sostituto procuratore Flavia Alemi continueranno con la raccolta delle testimonianze da parte dei genitori. Non vi sarebbero motivi sul movente, ossia quello sentimentale. Il conferimento dell'incarico al medico legale andrà a domani.