Agricoltura, ungulati, territorio, alla ricerca dell'equilibrio perduto: iniziativa del Biodistretto del Chianti
Quali strumenti e misure si possono attuare per prevenire e contrastare l’eccessiva proliferazione di ungulati in Toscana? Sono gli esperti e i relatori del convegno “Agricoltura, ungulati, territorio. Alla ricerca dell’equilibrio perduto” che proveranno a dare una risposta alla problematica che da tanti anni investe il Chianti causando pesanti danni alle colture e continue criticità legate alla sicurezza stradale. Dai loro osservatori speciali amministratori pubblici, produttori, cacciatori, ambientalisti, animalisti, tecnici esporranno il loro punto di vista, in occasione dell’incontro che si terrà domani, martedì 29 maggio alle ore 14, nell’auditorium di ChiantiBanca. L’obiettivo è quello di individuare una convergenza di opinioni, attraverso il confronto, finalizzata a identificare un modello di buone pratiche e, in un’ottica più ampia, il ripristino dell’equilibrio perduto.
Il convegno è organizzato dal Biodistretto del Chianti, con il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di San Casciano e del Consorzio Vino Chianti Classico, e si propone di affrontare i problemi causati dalla sovrappopolazione di ungulati in Toscana. “Riteniamo che i danni alle colture agricole, alla salute dei boschi, alla piccola fauna selvatica stanziale, alla biodiversità e gli incidenti stradali – dichiara Roberto Stucchi Prinetti, Presidente Biodistretto del Chianti - richiedano una presa di coscienza collettiva per mettere in atto azioni tese a ristabilire l’equilibrio perduto. La sovrappopolazione di ungulati è oggi certamente uno dei problemi più gravosi che affliggono il territorio chiantigiano”.
Negli ultimi anni si registra una crescita numerica di ungulati esponenziale. La loro massiccia presenza sul territorio provoca danni ai raccolti, alla biodiversità boschiva e alla cittadinanza. Numerosi sono gli incidenti stradali, causati seppur involontariamente dagli ungulati e molte le malattie causate dai loro parassiti trasmissibili all’uomo. Molteplici sono le soluzioni sino ad oggi proposte, come la vasta gamma di dissuasori e recinzioni, tuttavia il problema di una crescita fuori controllo è ancora presente.
L’occasione che il Biodistretto del Chianti propone è quella di un tavolo in cui le diverse posizioni permettano di raggiungere e definire una linea comune. Saranno presenti al convegno, con contributi specifici, Roberto Stucchi Prinetti, Presidente Biodistretto del Chianti, Marco Remaschi, assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, il sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini, lo zoologo Federico Morimando, Enrico Valentini di Legambiente Toscana, Roberto Vivarelli, presidente ATC Siena Nord, Franco Ferroni del WWF Italia. All’incontro interverranno anche i produttori chiantigiani. L’incontro è aperto alla cittadinanza. Info. ap@spevis.it 335 5827970.
Fonte: Ufficio Stampa