Beni confiscati alle mafie, presentati 68 immobili per l'acquisto. C'è anche un ex albergo di Montecatini
Per la prima volta in Toscana - presso la sede della Prefettura di Firenze a Palazzo Medici Riccardi – si è svolta la Conferenza di Servizi coordinata dal direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC), Ennio Mario Sodano.
Lo scopo della riunione è stato quello di consentire agli enti pubblici partecipanti di prendere visione dei beni situati nella regione. Nel corso dei lavori, sono stati presentati 68 beni immobili per un valore di oltre 5 milioni di euro. Si tratta di appartamenti, box e terreni confiscati in via definitiva dalle autorità giudiziarie di Napoli, Firenze, Roma, Bari, Prato, Livorno e Lucca. Appartenevano a soggetti pienamente inseriti nella criminalità organizzata.
Fra i beni: l’ex Albergo Paradiso di Montecatini Terme confiscato al cassiere della Banda della Magliana Enrico Nicoletti, 39 immobili fra case e box a Marciano della Chiana, numerosi terreni agricoli situati sul Monte Argentario.
Alla fine, sono risultate 57 manifestazioni di interesse pari al 85% dei beni sottoposti a esame. Nella maggior parte dei casi, le manifestazioni sono state presentate dai comuni. Trattandosi di immobili liberi, saranno utilizzati dalle amministrazioni locali soprattutto per esigenze di emergenza abitativa. Naturalmente tutto avverrà dopo l’assegnazione finale, per la quale sarà necessaria l’approvazione del Consiglio direttivo dell’ANBSC.
“Oggi abbiamo fatto un altro passo avanti per combattere le mafie – ha dichiarato il direttore dell’Agenzia Sodano. Manifestare per 57 volte la promessa di utilizzo sociale di beni appartenuti alla criminalità organizzata è una dichiarazione di impegno per la legalità. Questo impegno – ha proseguito - è stato espresso da province e da tanti enti locali, dove è più grande la domanda di sociale e di rispetto per l’ambiente”.
“Questa prima conferenza di servizi - ha continuato il prefetto Sodano - dedicata alla regione Toscana non potrà che essere seguita da analoghe ripetizioni stante il numero sempre crescente di beni confiscati presenti nella regione. L’Agenzia sta raccogliendo appieno la sfida, basti pensare che solo nel 2017 il numero di beni destinati è quadruplicato. Emblematica è anche la situazione della tenuta di Suvignano che, in collaborazione con Regione Toscana e i comuni interessati, vedrà a breve definita la sua destinazione. Certo, molto rimane da fare – ha concluso - a partire dall’avvio della piena operatività e coinvolgimento dei nuclei di supporto all’Agenzia presso le prefetture, che il nuovo Codice Antimafia ha completamente ridisegnato”.
“L’ANBSC è pronta a dare aiuto e consulenza ai comuni - ha concluso il responsabile dell’Agenzia. L’assegnazione serve a far comprendere alla collettività che la lotta alla mafia è un obiettivo possibile, anche per lo sviluppo e l’economia legale”.
In Toscana sono 69 i beni già destinati dal 1996, dei quali 17 nel 2017.
Ai lavori hanno preso parte il cive prefetto vicario reggente di Firenze, i prefetti di Arezzo, Grosseto, Livorno Lucca, Pistoia, il vicario di Prato e i rappresentanti degli enti territoriali dei luoghi in cui ricadono i beni. Per la Regione Toscana è intervenuto l’assessore alla presidenza, Vittorio Bugli. Per l’Agenzia del Demanio il direttore regionale, Giuseppe Pisciotta.
La tappa di Firenze è la seconda nel centro – nord Italia. Prossimo appuntamento il 29 maggio a Milano, in Prefettura.
Fonte: Prefettura di Firenze - Ufficio stampa