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Striscione di FN alla sede CISL di Siena: "Non ci faremo intimidire"

Con uno striscione  FN attacca i sindacati, addossando loro la colpa dei morti sul lavoro. La reazione dei sindacati non si è fatta attendere. A seguito la dichiarazione di Alessandro Dolci sul gesto compiuto nella notte contro Stato e sindacati, allargando a Cgil, Cisl e Uil l'attacco.

La Cisl Toscana e la Cisl di Siena non si lasceranno intimidire dallo striscione comparso stamani davanti alla sede senese di via Toselli, firmato da Forza Nuova e contenente una frase ingiuriosa nei confronti dello Stato e dei sindacati.

Non è la prima volta che le nostre sedi vengono prese di mira da atti intimidatori e vandalismi, da destra come da sinistra. Come in passato non fermeranno il nostro impegno. La Cisl è sempre stata e resterà a fianco di chi lavora, di chi ha lavorato, di chi cerca lavoro. E continuerà con forza la battaglia che conduce da sempre per la sicurezza sul lavoro.

Morti sul lavoro: FN e SINLAI attaccano i Sindacati Confederali (CGIL-CISL-UIL)

"La scorsa notte – dichiara il Segretario politico di FN Siena Alessandro Dolci – FN e SINLAI (Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani), sono entrati in azione in tutta Italia, Siena compresa, attraverso l’affissione di uno striscione presso le principali sedi sindacali, al fine di denunciare il drammatico fenomeno delle morti sul lavoro.

I dati del 2018 – prosegue Dolci – sono sconcertanti: ad oggi i caduti sul lavoro sono oltre 260 tra cui morti cruente di giovani nella c.d. “alternanza” scuola – lavoro. Ancora le denunce di infortunio con esito mortale riferite al periodo gennaio-marzo 2018, sono state infatti 212, l’11,58% in più rispetto al periodo gennaio – marzo 2017, quando erano state 190.

L’anno scorso, tra gennaio e dicembre, le denunce di infortunio pervenute all’INAIL sono state nel complesso 635.433. Il fenomeno ha riguardato anche la provincia di Siena dove da gennaio ad oggi si sono verificati numerosi incidenti sul lavoro.

Lo Stato e Cgil, CISL e UIL sono ovviamente complici di quello che sta succedendo, perché chiudono entrambi gli occhi di fronte alla mancanza di sicurezza imperante soprattutto nelle grandi aziende. Non ci stancheremo di ripetere che nel 2018 morire sul lavoro é vergognoso e questa é solo la prima di una lunga serie di azioni.

Riteniamo – conclude Dolci – che i Sindacati Confederali (CGIL – CISL – UIL) siano incapaci di adempiere alla loro funzione sociale, che dovrebbe essere, tra le altre, anche quella di difendere la sicurezza dei lavoratori: al contrario assistiamo ad una continua mercificazione/proletarizzazione del lavoratore, fenomeno in relazione al quale i Sindacati Confederali fungono ormai da cinghia di trasmissione al servizio di un capitale che non si fa più scrupolo di niente".

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