gonews.it

Ccn e centro storico Santa Croce, incentivi per 72mila euro

L’Amministrazione Comunale di Santa Croce sull’Arno, confrontandosi con le associazioni di categoria ed i rappresentanti del Centro Commerciale Naturale, ha dato indirizzo agli uffici preposti perché predisponessero un pacchetto di incentivi per le attività del Centro cittadino che potesse dare risposta alle aspettative dei commercianti per gli investimenti da loro effettuati negli anni passati e che contemporaneamente segnasse una svolta a sostegno della rivitalizzazione del Centro Storico.
“Giunge oggi a compimento un percorso lungo e complesso – sottolinea il Sindaco Giulia Deidda – che chiama a raccolta responsabilità, impegno e passione di tutti: amministratori, uffici, imprenditori, proprietari di fondi e cittadini, insomma dell’intera comunità santacrocese”.

E’ dal lontano 2013 che l’Amministrazione Comunale di Santa Croce sull’Arno, tra le prime nella Provincia, stanzia, ogni anno, fondi dedicati al sostegno delle attività economiche del Centro Commerciale Naturale, che fino ad oggi seguivano la logica di piccolo ma diffuso sostegno ad iniziative di varia natura, dalle nuove aperture di negozi alla ristrutturazione di quelli esistenti, al supporto alle attività promozionali dei soggetti aggregatori, quali CCN e Pro Loco.

“Dal 2013 ad oggi – continua il Sindaco - sono stati assegnati oltre 30.000,00 euro di contributi ai commercianti del Centro Commerciale Naturale a fronte di investimenti rendicontati pari a oltre 180.000,00 euro, accogliendo tutte le 22 domande complessivamente presentate nel tempo.

Abbiamo ora ritenuto che fosse arrivato il momento di sperimentare nuove modalità di sostegno, legate più alla qualità dei progetti e, conseguentemente, all’effettiva riqualificazione del nostro Centro Storico. Per fare questo abbiamo deciso di impegnare maggiori risorse per un importo pari a 72.000,00 euro come misura straordinaria, direi “anticiclica” di intervento.”

Il nuovo pacchetto è articolato in tre tipologie diverse che corrispondono in sostanza a tre periodi temporali ed obiettivi differenti, fermo restando che in tutti e tre i casi il contributo sarà a fondo perduto e fino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile.

Con la tipologia 1 si dà risposta a coloro che hanno effettuato investimenti nel 2016; questi soggetti che hanno eseguito lavori e piccole operazioni dal 01 gennaio al 31 dicembre 2016, rispondenti ai requisiti storici riportati anche nel nuovo bando, potranno concorrere al contributo tradizionale di massimo 1.500,00 euro. Il budget messo a disposizione dall'Amministrazione su questa tipologia in linea col passato è pari a 9.000,00 euro.

La tipologia 2, invece, corrisponde ad investimenti effettuati tra il 01 gennaio ed il 31 dicembre 2017, di impatto maggiore sulla riqualificazione del Centro Commerciale Naturale e che rispondono a criteri quali la storicità dell’esercizio, l’impiego di prodotti naturali o biologici nell’attività, l’utilizzo di materiali naturali o ad impatto ambientale ridotto nella realizzazione degli interventi ammissibili. Questi progetti, inoltre, dovranno essere stati realizzati con un investimento minimo ammissibile di 10.000,00 euro e potranno concorrere ad un contributo pari al 50% della spesa ammissibile. Per questa tipologia sono previsti interventi pubblici fino ad un importo massimo di 10.000,00 euro.

Alla terza tipologia di contributi potranno concorrere solo i progetti che saranno realizzati dopo la pubblicazione del bando, localizzati esclusivamente nel perimetro del Centro Storico, con un’attenzione particolare ai fondi sfitti da almeno un anno e situati al piano terra. La scadenza per questi progetti è il 30 settembre 2019.

Sarà data priorità, oltre a chi risponde ai parametri di qualità previsti anche per le altre due tipologie, a quei progetti che riguarderanno attività collegabili alle specializzazioni produttive del Distretto (moda e Made in Italy) o alla filiera enogastronomica dei prodotti tipici locali del territorio regionale.

Potranno concorrere per questi finanziamenti - per la prima volta ed esclusivamente in questa tipologia - anche attività professionali singole od associate, purché con sede nei fondi sfitti del Centro Storico.

“Abbiamo pensato a questa estensione – continua il Sindaco Deidda - per rispondere alla richiesta che proviene da tempo dagli operatori di favorire l’insediamento, nel Centro Storico, di attività pubbliche e private che portino in modo continuativo persone nel Centro. Abbiamo pensato ai tanti Avvocati, Medici, Geometri, Architetti, Professionisti ed in particolare ai tanti giovani che hanno bisogno di dare gambe alla loro voglia di futuro.
Su questa terza tipologia abbiamo previsto uno stanziamento più alto, pari a 53.000,00 euro, ed esclusivamente per questa tipologia, è ammissibile, fino al 70% del totale, anche il canone di affitto del fondo sfitto occupato.
E’ evidente, quindi, la necessità che vi sia un movimento costruttivo, anche nei proprietari del Centro Storico, che, sbloccando un immobilismo ormai non più sostenibile, vadano incontro alle esigenze di chi, negoziante, artigiano o professionista che sia, abbia intenzione di investire  recuperando ed insediandosi in immobili da troppo tempo lasciati vuoti.

Anche la previsione che in questa tipologia siano eventualmente ammissibili investimenti di soggetti aggregatori (Associazioni di categoria, Consorzi, Ordini professionali, altro) che propongano innovative modalità di impiego collettivo di fondi sfitti (consorzi di prodotti enogastronomici tipici, attività di varia natura diffuse, sistema di temporary shop, vetrine di distretto, altro) risponde alla volontà dell'Amministrazione di sostenere chiunque abbia nuove idee, nuova voglia, nuovo entusiasmo e sia determinato a cercare nuovo futuro.

Abbiamo dato agli uffici l’indirizzo di essere aperti ad ogni forma di sperimentazione ed a perseguire nuovi metodi e tecniche di supporto. - conclude il Sindaco Deidda - Abbiamo impiegato risorse non irrilevanti per un bilancio come il nostro, abbiamo alzato il tiro. Ora è necessario che gli operatori, le associazioni, i proprietari, i cittadini e la comunità tutta facciano la loro parte. Si tratta di una scommessa difficile, siamo consapevoli che queste risorse rischiano di restare inutilizzate se non tutti faranno la loro parte, e sappiamo che continuare a dare a pioggia pochi euro, seppur comodi, sarebbe stato più semplice per tutti e ci avrebbe portato maggior consenso. Il Centro Storico, però, ha bisogno di altro ed è nostro dovere provare a mettere in moto nuove energie. Invito in particolare le Associazioni di categoria ed il CCN ad accompagnare il nostro bando presso gli operatori, in modo da favorirne la massima diffusione e la massima partecipazione, senza la quale nessuna politica di sostegno potrà mai avere effetto.”

Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno

Exit mobile version