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Ferdinando Moggi, artista e missionario a Pechino nel ‘700

Artista e missionario, Ferdinando Bonaventura Moggi - Li Boming o 利博明 in Cina - lavora nella Pechino del Settecento insieme al noto confratello Giuseppe Castiglione, anche lui gesuita, progettando e decorando alcuni edifici sacri della Compagnia di Gesù e prestando servizio alla corte degli imperatori Qing.

La sua figura e il valore della presenza artistica e culturale italiana (e specificamente fiorentina) in Estremo Oriente vengono messi in luce dal volume Ferdinando Moggi 1684-1761 architetto e gesuita fiorentino in Cina, pubblicato dalla Casa editrice Angelo Pontecorboli di Firenze e realizzato grazie alla collaborazione tra la Società di Studi Giuseppe Castiglione S.J.-Lang Shining e ISI Florence.

Il libro sarà presentato martedì 22 maggio alle 16 nel Cenacolo di Santa Croce. L’evento si inserisce in un percorso intrapreso alcuni anni fa dall’Opera di Santa Croce sulle tracce dell’arte come strumento di dialogo fra culture diverse, quella orientale e quella occidentale, di cui le mostre Il ponte delle immagini, che individuava connessioni fra le pitture murali bizantine e i cicli pittorici della Basilica, e Nella lingua dell’altro, progetto multimediale ispirato non a caso all’opera di Giuseppe Castiglione, sono tappe significative.

Alla presentazione, condotta da Claudio Strinati dell’Università San Raffaele di Milano, intervengono Cristina Acidini dell’Accademia del Disegno, Alessandro Andreini per l’Opera di Santa Croce, Stefano Baldassarri di ISI Florence, Paolo Bocci per la Basilica di Santa Croce e Francesco Vossilla per la Società di Studi Giuseppe Castiglione S.J. - Lang Shining.

Il volume raccoglie i contributi di Stefano Baldassarri, Carlo Cinelli, Giuseppe de Juliis e Francesco Vossilla, che hanno sviluppato e arricchito le relazioni presentate nel febbraio 2017 alla giornata di studi dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze con ricerche e documenti inediti.

Fonte: Ufficio Stampa

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