gonews.it

Maggio francese, film e incontri all'Institut français Firenze

Col termine Maggio francese si indica l'insieme dei movimenti di rivolta verificatisi in Francia nel maggio-giugno 1968. Questi eventi costituiscono un periodo ed una cesura significativi nella storia contemporanea francese, caratterizzati da una vasta rivolta spontanea, di natura insieme sociale, politica e anche filosofica, indirizzata contro la società tradizionale, il capitalismo, l'imperialismo e, in prima battuta, contro il potere gollista allora dominante.

Scatenati da una rivolta della gioventù studentesca di Parigi che si estese al mondo operaio e praticamente a tutte le categorie della popolazione sull'intero territorio nazionale, gli eventi del '68 restano il più importante movimento sociale della storia di Francia del XX secolo.

Il maggio francese s'iscrive d'altra parte in un più vasto insieme di avvenimenti che attraversarono i movimenti operai e studenteschi di un gran numero di paesi, in un contesto di fermento sociale generale sorto da una parte e dall'altra della "Cortina di ferro" - dalla Germania all'Italia agli Stati Uniti, Giappone, Messico, Brasile, fino alla Cecoslovacchia della Primavera di Praga e alla Cina della Rivoluzione culturale.

In Francia queste manifestazioni acquistano un tono particolare perché a importanti manifestazioni studentesche si aggiunse il 13 maggio 1968 il più importante sciopero generale della V Repubblica. Il movimento paralizzò completamente il paese per diverse settimane, accompagnandosi ad una generale frenesia di discussioni, dibattiti, assemblee generali e riunioni informali, che si svolgevano ovunque - in strada, all'interno di organizzazioni, imprese, amministrazioni pubbliche, e poi nelle scuole superiori e nelle università, nei teatri, nei luoghi di aggregazione giovanili e nelle case della cultura.

Si trattò di un'esplosione sociale, spesso confusa e complessa, a volte anche violenta, altre ludica e festosa: il maggio '68 apparve come un momento di illusione rivoluzionaria lirica, di fede ardente e utopistica nella possibilità di una trasformazione radicale della vita e del mondo.

Un riflesso di questo clima fu la proliferazione di graffiti e slogan fantasiosi: «Sous les pavés, la plage» (Sotto i sampietrini c'è la spiaggia), «Il est interdit d'interdire» (Vietato vietare), «Prenez vos reves pour des réalités» (Prendete i vostri sogni per realtà), «Cours camarade, le vieux monde est derrière toi» (Corri compagno, il vecchio mondo ti sta dietro), «La vie est ailleurs» (La vita è altrove), e così via.

PROGRAMMA COMPLETO

___________________

16 maggio 2018, ore 18

1968 – 2018, UNA LIBERTÀ SOGNATA: INCONTRO CON TRISTAN GARCIA

Tristan Garcia è nato a Tolosa nel 1981. Ha studiato Filosofia alla École Normale Supérieure di Parigi. È già un filosofo affermato sulla scena euroamericana (discute in pubblico con Alain Badiou, è associato al ricco filone made in USA delle Object-oriented ontologies) nonché autore di diversi romanzi, tra cui La parte migliore degli uomini pubblicato in Italia nel 2011 da Guanda, Le Saut de Malmö et autres nouvelles, Les Cordelettes de Browser, Mémoires de la jungle, Faber e 7, vincitore del Prix du Livre Inter 2016, pubblicati in Francia da Gallimard.

___________________

17 maggio 2018, ore 20

MILOU A MAGGIO (1990)
Regia di Louis Malle

Con: Michel Piccoli, Michel Duchaussoy, Miou-Miou, Bruno Carette, Dominique Blanc, Paulette Dubost, Martine Gautier, Rozenne Le Tallec, Jeanne Herry-Leclerc, Renaud Danner, Harriet Walter

Musica composta da: Stéphane Grappelli

Genere: Commedia / Durata 106'

Premio César per la migliore attrice non protagonista, David di Donatello per il miglior regista straniero

Film del 1990, diretto da Louis Malle (che firma anche la sceneggiatura insieme a Jean-Claude Carrière), con Michel Piccoli, Milou a maggio è ambientato nella regione francese del Gers (Sud-Ovest) all’epoca del cosiddetto «maggio francese» (fine maggio 1968). Si tratta d’una commedia critica nei confronti dei difetti della borghesia; difetti che appaiono dilatati dal contrasto con le aspirazioni di cambiamento del 1968.

___________________

 

21 maggio 2018, ore 18

L’AN 01 (1973)
Regia di Jacques Doillon, Alain Resnais, Jean Rouch
Con Véronique Alain, Josiane Balasko, Georges Bernier, Romain Bouteille, François Béranger, Cabu, François Cavanna.
Genere: Commedia / Durata 85'
L’an 01 è un adattamento per il grande schermo di una bande-dessinée di Gébé, sceneggiatore e disegnatore che ha collaborato a numerose pubblicazioni, oggi oggetto di culto, come “Pilote”, “Hara-Kiri”, “Charlie Hebdo”…
L’an 01, pubblicato come serie a partire dal 1970 in “Politique Hebdo”, fu creato da Gébé e arricchito coi suggerimenti dei lettori. Nel 1973 Jacques Doillon decide, per la sua opera prima, di mettere in immagini l’opera di Gébé, con la complicità di Alain Resnais (per le riprese newyorkesi) e di Jean Rouch (per quelle nigeriane). L’an 01 è un falso documentario su una nuova era, ispirato dagli ideali del maggio ’68.

___________________

24 maggio 2018, ore 20

APRÈS MAI (2012)
Regia di Olivier Assayas.
Con Clement Metayer, Lola Creton, Felix Armand, Carole Combes, India Menuez.
Genere Drammatico / Durata 122 minuti

Presentato alla 69° Mostra del Cinema di Venezia dove ha conquistato il premio Osella per la miglior sceneggiatura, poi a Toronto, San Sebastián e New York.

Storia della dimensione politica, sociale e esistenziale di alcuni liceali dopo i tumulti del 1968, è intepretato da giovani emergenti (Lola Créton, Léa Rougeron) o non professionisti (Clément Métayer, India Salvor Menuez, Mathias Renou, Carole Combes, Félix Armand, Hugo Conzelmann) scelti appositamente attraverso un casting  tra strada e circoli giovanili,
Il film, che ha una componente autobiografica, è un ritratto delle conseguenze del maggio francese, ma anche una riflessione sull'adolescenza e l'idealismo rivoluzionario ai giorni nostri.

___________________

Il ciclo si concluderà idealmente in occasione della festa nazionale francese del 14 luglio, che avrà come tema  Libertà, uguaglianza e fraternità, a 50 anni dal “Mai 68”

Fonte: Ufficio Stampa

Exit mobile version