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ITS Toscana, il 91,7% dei diplomati lavora dopo 12 mesi

Ottimi risultati per il sistema regionale dal monitoraggio MIUR-Indire

Il 91,7% dei diplomati ITS toscani trova lavoro a un anno dalla fine del percorso, una percentuale più alta rispetto alla media nazionale (82,5%). Nel 95,5% dei casi gli occupati trovano lavoro in un’area coerente con il percorso concluso (il dato a livello nazionale è pari all’87,3%).

Sono 7 gli ITS presenti in Toscana, su 95 totali in tutta Italia. I percorsi formativi attivi nella Regione sono 34, con 806 studenti e studentesse attualmente iscritti. Tre delle Fondazioni ITS toscane fanno parte dell’area tecnologica Nuove tecnologie del made in Italy (negli ambiti sistema agro-alimentare, sistema moda e sistema meccanica); una si riferisce all’area tecnologica Efficienza energetica; una alla Mobilità sostenibile; una riguarda le Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo; una alle Nuove tecnologie della vita.

«Cinque anni fa - ha dichiarato il Sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi - quando abbiamo iniziato, il post diploma quasi non esisteva, adesso è una realtà che offre ai ragazzi immense opportunità. I risultati degli ITS toscani confermano in pieno quello che è l’andamento di tutto il sistema; spicca il dato dell’occupazione che è migliore di quello nazionale, il 91,7% dei diplomati ITS toscani trova lavoro a un anno dalla fine del percorso. Per proseguire su questi ottimi risultati è doveroso non tornare indietro, non togliere le risorse destinate, casomai aumentarle ancora e chiedere al sistema aziendale e produttivo quali saranno le figure richieste. Con l’aumento dei fondi decisi dal Governo nell’ultima legge di stabilità, da 13 milioni di euro l’anno a 35 milioni a decorrere dal 2020 – ha proseguito Toccafondi - si è voluto investire ancora per incrementare e migliorare i numeri, aumentando corsi ed iscritti, e soprattutto per potenziare lo sviluppo di quegli strumenti di innovazione tecnologica legati anche a Impresa 4.0. Abbiamo pensato ai nostri giovani, abbiamo pensato alle nostre imprese, per loro abbiamo avuto il coraggio di andare avanti e finalmente oggi con soddisfazione possiamo dire: questa è una vittoria del Paese. Questo sarà l’anno decisivo per il consolidarsi di tutto il sistema e sono certo che gli ITS toscani saranno la motrice decisiva di questa consacrazione».

«I dati del monitoraggio – ha dichiarato il Presidente di Indire, Giovanni Biondi - confermano il rapporto virtuoso tra gli ITS e le imprese in Toscana. Le Fondazioni ITS si configurano come un network che collega efficacemente il sistema formativo a quello produttivo ed è in grado di promuovere l’innovazione nella piccola e nella media impresa. I dati sull’occupazione dimostrano come i percorsi proposti offrano agli studenti le competenze per essere immediatamente inseriti all’interno dei contesti aziendali».

«La Regione Toscana – ha dichiarato l’Assessore per l’Istruzione e la Formazione della Regione Toscana, Cristina Griecoha individuato nei percorsi ITS una priorità di intervento per la strategia formativa regionale, anche in relazione agli obiettivi di Industria 4.0. Ci puntiamo così tanto che abbiamo triplicato gli investimenti: solo nel prossimo anno accademico partiranno circa 20 percorsi. Per le aziende (e in particolare per quelle dinamiche che operano nelle nostre filiere produttive strategiche) le figure di supertecnici sono introvabili e quindi i percorsi di specializzazione tecnica post diploma rappresentano un’opportunità straordinaria per i nostri giovani, purtroppo ancora troppo poco conosciuta».

I dati, che rilevano gli esiti occupazionali a 12 mesi dal diploma, riguardano i percorsi conclusi fra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016.

In particolare, il monitoraggio in Toscana prende in considerazione due percorsi: l’ITS Made in Italy Tuscany Academy (M.I.T.A.) che si posiziona al 1° posto in Italia per il sistema Moda; l’ITS per la manutenzione industriale (PRIME), al 9° posto nell’ambito del sistema meccanica.

Dal punto di vista del numero di diplomati e del tasso di occupazione a 12 mesi, i due percorsi formativi della Toscana potranno beneficiare dei fondi destinati alla premialità. Le risorse della premialità dovranno essere impiegate dagli ITS per realizzare un percorso formativo aggiuntivo che dovrà avere come obiettivo principale lo sviluppo di competenze correlate al Piano nazionale Impresa 4.0.

A livello nazionale, i fondi ammontavano a 13,3 milioni di euro nel 2017 e sono stati aumentati dall’ultima Legge di bilancio: +10 milioni per il 2018, +20 milioni per il 2019 e +35 milioni per il 2020.

Le Fondazioni ITS sono costituite da soggetti di varia natura (Imprese, Enti territoriali, Università, Enti Pubblici, associazioni ecc.) sulla base degli indirizzi di programmazione regionale, dell’analisi di contesto del sistema produttivo territoriale e delle filiere di riferimento.

I percorsi formativi hanno una durata biennale o triennale (4/6 semestri) per un totale di 1800/2000 ore delle quali almeno il 30% svolte in stage, almeno il 50% dei docenti proviene dal mondo del lavoro. Ciascun diploma corrisponde a figure nazionali, a piani di studi definiti con le imprese e a competenze sviluppate nei luoghi di lavoro. Si collocano al V livello EQF (European Qualification Framework).

Fonte: Ufficio Stampa

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