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Economia circolare. Investimenti verdi e tecnologici nei quattro comuni del Chianti

Due centrali a biomasse, una costante attività di manutenzione e pulitura degli argini della Pesa, una scuola ‘intelligente’ che ricorre alla tecnologia della domotica, all’energia della terra e del sole per illuminare, riscaldare gli ambienti, produrre acqua calda e rendersi autonoma sul piano energetico. Sono alcuni degli esempi più virtuosi realizzati dai Comuni dell’Unione che investono sull'anima rinnovabile e solare del Chianti e della Valdelsa per qualificare la crescita del territorio rispettando, valorizzando e tutelando l’ambiente. “Cultura e sviluppo sostenibile sono due temi centrali che rendono la Toscana un modello green a livello nazionale - dichiarano i sindaci Paolo Sottani, Giacomo Trentanovi, David Baroncelli e Massimiliano Pescini – e che nei nostri territori realizziamo attraverso la creazione e la gestione di impianti e opere pubbliche, nel settore dell’edilizia scolastica e delle politiche energetiche, finalizzati al risparmio e all'abbattimento dei costi e dei consumi e al rispetto del patrimonio ambientale”. Sono impianti innovativi, dotati di tecnologie digitali e sofisticate come l’informatica e l’elettronica applicata alla gestione e al telecontrollo di edifici comunali, si avvalgono dell’integrazione di diverse fonti rinnovabili, tra cui il geotermico, il fotovoltaico, il solare termico, e utilizzano gli scarti agricoli ricavati dall’attività forestale e dalla manutenzione delle aree fluviali, per riscaldare complessi scolastici, palestre, piscine, campi da tennis, impianti sportivi e centri socio-culturali.

Il Comune di Greve in Chianti ha scommesso sull’energia del bosco. La centrale a cippato di via Colognole, nel capoluogo, è la prima della Toscana progettata e realizzata con l’obiettivo di rispondere al fabbisogno energetico e riscaldare una piscina comunale e gli impianti sportivi connessi attraverso l’utilizzo delle biomasse legnose di provenienza chiantigiana. Cippato vergine di qualità che, bruciando in un impianto costituito da due caldaie telegestite della potenza complessiva pari a 500kWt, si trasforma in energia pulita e produce l’1 per cento di cenere, rispetto al volume complessivo delle biomasse, da utilizzare come ammendante in grado di restituire sali minerali alla terra da cui proviene. “L’amministrazione comunale, considerata la riduzione dei costi generali legati alla gestione della piscina alimentata dal nuovo impianto – ha commentato il sindaco Paolo Sottani - accede ad importanti benefici economici, risparmieremo in termini di spesa oltre 20 mila euro all’anno nell’attività di conduzione della piscina”.

La scuola primaria di Barberino Val d’Elsa, sette milioni di euro investiti sul diritto allo studio dei cittadini del futuro, è la più importante opera pubblica dell’Unione comunale del Chianti fiorentino. Il plesso si estende su una superficie complessiva di oltre 3mila metri quadri ed è caratterizzato da soluzioni architettoniche volte a favorire il risparmio energetico come le aperture a vetro, l’impianto di riscaldamento radiante a pavimento alimentato da sonde geotermiche, le batterie fotovoltaiche e i pannelli solari termici sulla copertura per la produzione di acqua calda sanitaria. “Una scuola bella, antisismica e innovativa nell’utilizzo delle fonti alternative e nella gestione della domotica – hanno dichiarato i sindaci Giacomo Trentanovi e David Baroncelli -  prosegue il nostro progetto di realizzare una vera a propria cittadella dell’educazione nell’area dove già sono presenti la scuola dell’Infanzia La Casa del Sole e l’asilo nido Il Melarancio”. La nuova struttura si compone di dieci aule. I 122 bambini iscritti alla primaria Andrea di Barberino hanno a disposizione una biblioteca, vari laboratori, tra cui quello di pittura, musica, scienze, una sala riservata agli insegnanti, un refettorio, un’aula magna/palestra.

La centrale a biomasse di Cerbaia, attiva da sette anni, ha una potenza pari a 348 kw ed è costata circa 250mila euro, di cui oltre 100mila euro finanziati da contributi regionali. E’ un investimento che permette al Comune di risparmiare 10mila euro l’anno. L'impianto riscalda la scuola primaria, la scuola per l'infanzia e il centro socio-culturale di Cerbaia. La tecnologia dell'impianto permette di sfruttare materiale legnoso proveniente dai residui dei tagli boschivi e delle potature potature di frutteti, di viti e di olivi, poi trasformato in cippato.

“Efficienza e risparmio energetico - ha evidenziato il sindaco Massimiliano Pescini – nella gestione del patrimonio pubblico ed in particolar modo nel settore dell’edilizia scolastica sono alcune delle nostre priorità nel quadro delle politiche ambientali. La centrale a biomasse di Cerbaia è un importante investimento per il futuro che ci permette di ottenere un notevole risparmio in bolletta e di attribuire agli edifici pubblici del territorio una forte connotazione di apertura verso le tecnologie del futuro, integrandosi nel contesto ambientale, nel complesso delle opere pubbliche realizzate nel corso degli ultimi anni che si avvalgono delle fonti alternative ci sono l’installazione sulla copertura del parcheggio Stianti di pannelli fotovoltaici, la sostituzione degli infissi in numerosi plessi scolastici e l’opera di riqualificazione per il risparmio energetico e l'isolamento termico delle coperture della palestra e della materna di Mercatale”.

Lavori di pulitura e tagli selettivi, effettuati costantemente tutto l’anno, fanno parte dell’opera di manutenzione degli argini dei corsi d’acqua del Chianti e della Valdelsa, realizzati dai Comuni del Chianti attraverso il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, presieduto da Marco Bottino. Si tratta di opere fondamentali per la prevenzione del dissesto idrogeologico, la valorizzazione e la tutela del patrimonio ambientale e la fruibilità di queste stesse aree da parte di cittadini e turisti. Gli scarti agricoli prodotti dall’attività di pulitura della Pesa, nel tratto che attraversa la frazione di Sambuca Val di Pesa, sono utilizzati per il riscaldamento della centrale a cippato di Tavarnelle, a servizio del complesso scolastico di via Allende. Le lavorazioni vengono realizzate anche con l’ausilio delle squadre di esperti qualificati, gli scalatori degli alberi o tree climbers, che operano tagli controllati degli alberi arrampicandosi su fusti alti quasi venti metri. Nella valorizzazione e nel monitoraggio del torrente Pesa, sono protagonisti attivi i cittadini volontari che aderiscono, in collaborazione con il Comune di Tavarnelle, al progetto internazionale Citizen Science che effettuano campionature, esaminano lo stato di salute delle acque sotto la guida degli scienziati Luisa Galgani dell'Università di Siena e Steven Loiselle dell'EarthWatch Institute di Oxford.

Fonte: Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO Comuni di Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa

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