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Sicurezza, arriva la App della Polizia di Stato per segnalare bullismo e droga

Da domani  15 maggio 2018 sarà attiva, anche a PISA, la  nuova  App della Polizia di Stato, scaricabile direttamente sullo smartphone da Apple Store e Play Store, che consente di inviare segnalazioni alla sala operativa della Questura, anche in via anonima, se si è testimone o si è venuto a conoscenza di episodi di bullismo o traffico di stupefacenti.

YouPol nasce per consentire ad ogni cittadino, giovane e meno giovane, di concorrere  al  miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita, perché abbiamo bisogno di cittadini sempre più consapevoli e che si facciano partecipi del sistema sicurezza.

La Polizia di Stato, da sempre impegnata nella formazione civica dei ragazzi, con YouPol desidera coinvolgere gli adolescenti e responsabilizzarli sul rifiuto del consumo della droga e di ogni forma di violenza, realtà che troppo spesso restano sommerse e che sono fonte di emarginazione e grande sofferenza.

L’utente avrà anche la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza, utilizzando un pulsante ben visibile di colore rosso, alla sala operativa della provincia nella quale si trova.

Dati alla mano, dall’avvio del progetto ad oggi, i download effettuati sono stati più di 118.000, le segnalazioni per casi di bullismo 1152, quelle per uso di sostanze stupefacenti 2132, per un totale di circa 3283 segnalazioni giunte in Questura solo attraverso l’uso di YouPol.

L’APP può essere scaricata tramite lo store del proprio smartphone; l’utente avrà la possibilità di inviare due tipi di segnalazione: BULLISMO e STUPEFACENTI alle quali potrà allegare delle foto che riguardano la segnalazione.

L’utente potrà inviare segnalazioni come utente registrato, quindi con nome, cognome e dati di geolocalizzazione oppure in modalità ANONIMA.

Dalla stessa applicazione, tramite pulsanti dedicati sarà possibile effettuare sia la chiamata al 113 che l’invio di sms.

Le segnalazioni saranno gestite dalla Sala Operativa 113 della Questura.

Fonte: Polizia di Stato

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