Dallapiccola torna al Lyceum: conferenza di Chiara Toti e inaugurazione mostra virtuale
Il Lyceum Club Internazionale di Firenze partecipa, in stretta collaborazione con il Centro Studi Luigi Dallapiccola e con il Maggio Musicale Fiorentino, al programma di manifestazioni Dallapiccola torna in città: l’appuntamento che propone il 17 maggio, alle ore 18, nelle sue sale di Palazzo Giugni Fraschetti in via degli Alfani 48, si compone della conferenza di Chiara Toti su Le artiste italiane al tempo delle leggi razziali e dell’inaugurazione della mostra virtuale, visibile sul sito dell’associazione www.lyceumclubfirenze.it, intitolata Il Lyceum, Luigi e Laura Dallapiccola.
Tra i molti enti coinvolti nelle celebrazioni del più importante compositore italiano del Novecento – che vedono, insieme, la riscoperta della figura della moglie Laura –, non poteva mancare il Lyceum Club Internazionale di Firenze, che si trova in prima fila in questo tributo, perché è fra le poche istituzioni fiorentine ad avere avuto il privilegio di un rapporto diretto sia con Luigi che con Laura Dallapiccola.
Il Lyceum, inoltre, fu uno dei luoghi fiorentini in cui si intrecciò la stretta e proficua amicizia tra i coniugi Dallapiccola e Giovanni Colacicchi con la moglie Flavia Arlotta.
La serata ripercorrerà queste vicende, sullo sfondo delle attività che il Lyceum mise in campo negli anni Trenta, e in uno spaccato storico delle biografie e dell’attività delle diverse artiste italiane al tempo delle leggi razziali.
Dall’introduzione di Mario Ruffini, Presidente del Centro Studi Luigi Dallapiccola, alla mostra virtuale Il Lyceum, Luigi e Laura Dallapiccola:
“Giovanni Colacicchi e Luigi Dallapiccola incontrano le loro compagne - Flavia Arlotta e Laura Coen Luzzatto - nello stesso periodo, ovvero nei primi mesi del 1931. Flavia, venuta a Firenze per studiare pittura, inizia anche degli studi musicali, e conosce Luigi, di cui sarà allieva di pianoforte, proprio grazie al pittore, divenuto in precedenza suo maestro. La bellezza di Flavia, unita all’eleganza di una raffinatissima e colta ragazza, suscita immediati interessi nei suoi insegnanti, e Giovanni si dimostra a più riprese sanguigno e geloso. Travolgente è l’amore di Flavia per Giovanni, nonostante i problemi legati al primo matrimonio di lui. Dallapiccola deve invece affrontare le leggi razziali nella sua unione con Laura, e nei giorni più problematici della guerra, costretti a continui cambi d’abitazione, trova con lei ospitalità anche a casa Colacicchi. Anni nei quali Dallapiccola chiama galupcik (piccioncino) Piero, il primogenito di Giovanni e Flavia.
Il Lyceum degli anni Trenta può vantare una attività espositiva di prim’ordine sotto le presidenze di Elena Salvaneschi e poi Vittoria Contini Bonaccossi, e vi possono essere viste opere di autori già rilevanti che ritroveremo spesso nelle vicende dallapiccoliane, come Felice Carena, Felice Casorati, Filli Levasti, Alberto Savinio, Giorgio de Chirico, Giovanni Colacicchi, Flavia Arlotta.
Il 2 febbraio 1940 Colacicchi apre al Lyceum Internazionale di Firenze una mostra personale, introdotta da un discorso al pubblico di Roberto Papi, alla quale è presente l’intero mondo intellettuale fiorentino, da Pasquali a Bo, da Lisi a Calamandrei, da Dallapiccola a Salmi, da Michelucci a Bargellini, da Maraini a Rosai. Arriva anche Bernard Berenson accompagnato da Arturo Loria. Mancavano circa tre mesi al Festival del Maggio, Laura acquista, proprio a una mostra del Lyceum, L’antenna della radio, un olio che Colacicchi aveva fatto nel 1938, e lo regala al marito per il compleanno (3 febbraio), un dono fatto anche in previsione dell’allestimento scenico di Volo di notte, che troviamo nella collezione Dallapiccola e pare essere stato un momento preparatorio nella costruzione dell’opera. Sembrava inoltre che dovesse portare Colacicchi a prender parte alla messa in scena di Volo di notte, poi realizzata invece da Baccio Maria Bacci, voluto da Mario Labroca per i migliori legami del pittore con il regime: motivo di garanzia del buon esito dell’allestimento che forse Colacicchi non avrebbe potuto dare.
In questo canone doppio dei quattro amici, si inseriscono due Profili di Dallapiccola che Colacicchi realizza nel 1938 e nel 1947, il primo donato agli Uffizi, l’altro – divenuto nel tempo emblema della stessa immagine dallapiccoliana - al compositore. Sono gli anni del Maggio Musicale Fiorentino: quello del 1940 vede protagonista Dallapiccola con Volo di notte”.
Fonte: Lyceum Club Internazionale di Firenze