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Sviluppo del territorio, Bartoli (FabricaComune): "Cgil e Confindustria più avanti dell’amministrazione comunale"

Si può essere più o meno d’accordo nel merito ma i punti indicati da Confindustria e Cgil sono più lungimiranti dell’idea di sviluppo ‘da anni 60’ dell’amministrazione comunale, tutta basata su risposte miopi a richieste puntuali, cedimenti alla rendita e svendita del territorio senza una visione lungimirante.

Stiamo seguendo con interesse il dibattito sullo sviluppo del nostro territorio che Confindustria e Cgil stanno proponendo. Si cerca di guardare al futuro partendo da alcuni punti fermi: attenzione al manifatturiero, sicurezza sul lavoro, infrastrutture materiali ed immateriali, formazione ed infine, ma in primo piano, disegno istituzionale capace di far giocare un ruolo unitario al nostro territorio. Forse potremmo non essere d’accordo se entrassimo nel merito di punti specifici delle risposte date a ciascuno di questi temi. Ma certamente apprezziamo il segno di vitalità dei cosiddetti ‘corpi intermedi’ della nostra zona perché è in gran parte questo il perimetro della discussione utile alla nostra comunità. L’amministrazione comunale, in particolare, non si dovrebbe far trovare impreparata, come invece appare e la politica tutta dovrebbe partecipare da protagonista.

Aggiungiamo alcune considerazioni. Giusto chiedere infrastrutture digitali adeguate, nonostante i tanti proclami ci pare di misurare un discreto ritardo nella nostra zona: alle porte c’è l’industria 4.0, l’internet delle macchine, al quale bisognerebbe essere preparati senza ritardo. Poi c’è il tema dell’energia e della riconversione ecologica del tessuto produttivo, che può diventare, se adeguatamente accompagnata, un volano di sviluppo solido. Bene il potenziamento della ferrovia, anche per il trasporto merci, smantellato invece in anni recenti.

Tutte questioni lontanissime dallo spirito con cui si è costruita la variante urbanistica per le aree produttive del comune di Empoli al confine, animata da una visione miope di semplice accondiscendenza a domande puntuali, senza visione strategica. Urgente anche la sottolineatura sulla sicurezza del lavoro e la legalità. Sono oramai anni che sollecitiamo la definizione di un accordo sugli appalti che contrasti infiltrazioni illegali, concorrenza sleale e svalutazione del lavoro. E finalmente apriamo un ragionamento sul governo e le istituzioni dell’area, che spinga a mettere punti concreti in campo e non discussioni generiche. Noi ci siamo. Le amministrazioni locali, ci pare, molto meno.

Gruppo Consiliare FabricaComune per la Sinistra

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