Mediterraneo Downtown, ben 3.500 presenze per il 'continente liquido'
La seconda edizione di "Mediterraneo Dowtown", il primo festival in Italia che da Prato prova a raccontare il ‘continente liquido' che abbraccia Europa, Asia ed Africa, chiude con 3500 persone in quattro giorni: un migliaio solo il sabato sera, con un Teatro Politeama stracolmo per il concerto del trio jazz di Paolo Fresu, Omar Sosa e Trilok Gurtu.
La formula di un festival diffuso nei palazzi e nelle piazze del centro ha avuto una risposta all'altezza delle intenzioni: fare una manifestazione popolare, a portata di tutti, non solo di esperti, pur parlando di temi complessi. Lo ha fatto con venti talk show ma anche con spettacoli e concerti, con mostre fotografiche e multimediali, con reading e presentando libri, per parlare delle culture del Mediterraneo e di immigrazione, di modelli di accoglienza e di storie di solidarietà, di libertà di stampa, graphic journalism e arte sociale, di economia circolare e finanza etica, di minori non accompagnati, raccontando cinque città – Istanbul, Odessa, Napoli, Il Cairo e Prato - con narratori di eccezione ed affrontando temi anche come le nuovo demografie o la salvaguardia ambientale del Mediterraneo.
Soddisfatti gli organizzatori: ovvero COSPE onlus, Regione Toscana, Comune di Prato e i partner promotori, Libera, Amnesty International Italia e Legambiente. Soddisfatti i circa cento volontari che in quattro giorni hanno colorato la città con la maglietta arancione del festival.
Dell'evento hanno beneficiato anche gli spazi espositivi di Prato, con grazie alla promozione della visita di tre musei della città ad un euro. hanno registrato una grande visibilità.
All'associazione "Tous Migrants", le guide alpine che sul confine montano tra Bardonecchia e Briancon soccorrono migranti che sfidano la neve e il freddo pur di arrivare in Francia, è andato quest'anno l'emozionante premio "Mediterraneo di Pace".
Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa