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Fusione Sds, LeU Valdarno Inferiore: "Report ai Comuni per efficienza ed efficacia"

"La Società della Salute del Valdarno Inferiore è stata accorpata a quella dell’Area Empolese-Valdelsa, e tutto ciò è avvenuto a seguito della riorganizzazione delle tre ASL e delle zone distretto, nell’assenza più totale di ogni partecipazione, di ogni consultazione, di ogni dibattito politico e di ogni riflessione pubblica sul senso di questa operazione, tanto per ciò che riguarda la nostra dotazione di servizi socio-sanitari di livello territoriale che per ciò che comporta riguardo alla dimensione comprensoriale del Valdarno Inferiore.

Stupisce che i nostri Sindaci presentino come un loro successo un’operazione con cui si è passati da una Società della salute gestita dal consorzio di cui erano parte largamente maggioritaria i quattro comuni del Valdarno Inferiore a una Società della Salute gestita da un consorzio di cui fanno parte l’ASL dell’Area Vasta Fiorentina (con oltre 33% delle quote), l’Unione dei Comuni dell’Empolese-Valdelsa (con oltre il 48%) , e in cui la quota di partecipazione dei nostri quattro Comuni viene ritagliata dal rimanente meno del 19% e diventa così assolutamente minoritaria e residuale.

Si ha l’impressione che in questo modo la delega che i Comuni esercitano nei confronti della Società della Salute finisca per tradursi in una sostanziale rinuncia a ogni controllo, nonostante la legge continui a fare riferimento ai Sindaci come autorità locale in materia di sanità.

Tutto questo non investe solo questioni di principio: mentre il comune di Fucecchio ha approvato solo la fusione delle due Società della Salute e lo Statuto, come è obbligo di legge, gli altri Comuni hanno approvato anche un piano di investimenti di cui nessuno, tranne gli addetti ai lavori, conosce i contenuti, e che prevede tra l’altro anche l’approvazione della realizzazione di una struttura per persone con disabilità mentale da 70 posti a Empoli (località Terrafino, isolata dalla città) ripercorrendo la strada della istituzionalizzazione, con tanti saluti ai principi affermati da indirizzi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e condivisi in provvedimenti di livello nazionale e regionale, coerenti con la legge Basaglia, entrata in vigore esattamente 40 anni fa, dell’integrazione territoriale e della salvaguardia dell’autonomia, dell’autosufficienza e della dignità delle persone da perseguire attraverso piani individuali personalizzati.
E più in generale sarebbe il caso di chiedersi che ne è di impegni tante volte sbandierati come le case della salute e i presidi di prevenzione sul territorio e nei luoghi di lavoro. Si ha in realtà l’impressione che sulla prevenzione sanitaria, come su quella ambientale e nei luoghi di lavoro, si stia disinvestendo, che si stiano allontanando sempre di più i luoghi di decisione dai cittadini, e che si stiano accumulando nelle strutture pubbliche ritardi e costi (ticket) tali da aprire spazi molto ampi alla concorrenza della sanità privata nei confronti di quella pubblica.

Noi chiediamo perciò:
1) Che alla delega delle funzioni sanitarie alla Società della Salute si dia sostanza, prevedendo report trimestrali nei Consigli Comunali sul funzionamento dei servizi, sui bilanci e sull’andamento dei piani di investimento;
2) Che si condivida una batteria di indicatori dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi socio-sanitari che sia commisurata agli effettivi bisogni della popolazione.

Inoltre rileviamo che, con la Società della Salute del Valdarno Inferiore, sparisce anche l’ultimo riferimento istituzionale alla dimensione della nostra zona: noi pensiamo che questa dimensione sia assolutamente strategica; se anche i Sindaci dei nostri quattro Comuni, come affermano a parole, la considerano importante, invece di emettere dichiarazioni trionfalistiche sull’accorpamento delle due Società della Salute farebbero bene a dire quali riferimenti istituzionali di livello comprensoriale intendono promuovere, in una dimensione che sia pubblica e che tenga conto del pluralismo politico del nostro territorio".

Liberi e Uguali Comitato Valdarno Inferiore

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