Personale 118, l'allarme della Cisl: "Rischio privatizzazione"
Pare che dalla mensilità di Gennaio, al personale del sistema di Emergenza Territoriale 118, non venga riconosciuto in busta paga il servizio svolto, extra lavoro, in regime di attività aggiuntiva. Inutile ricordare che si ricorre a questo istituto solo in casi eccezionali, principalmente derivanti dalla carenza di organico.
Se tale informazione fosse fondata la cosa sarebbe di una gravità unica, visto che il personale è costretto a rientrare in servizio per la copertura dei turni nonostante non abbia alcun debito orario con l'azienda.
Possibile che la ASL faccia la cresta sul personale? Non sarà mica un tentativo di dimostrare che mancano sia le risorse economiche che quelle umane, al fine di dare spazio ad una privatizzazione del sistema di Emergenza Territoriale?
A lanciare l’allarme è la Cisl-Funzione Pubblica, con il responsabile sanità dell’area fiorentina Andrea Ferrini, che pretende che il servizio 118 rimanga in mani pubbliche. Riteniamo che l’emergenza debba essere organizzata e fatta da Infermieri e Medici del Sistema Sanitario Pubblico, formati periodicamente e in possesso di requisiti tali da garantire una risposta efficiente e adeguata in qualunque situazione.
Consideriamo importantissima la collaborazione che la ASL ha col mondo del Volontariato, al quale il personale dell’emergenza è legato a doppia corda, ma sempre nell’ottica della collaborazione.
Abbiamo ricevuto notizie riguardo la volontà di privatizzare, oltre le automediche, anche il personale e la cosa ci lascia alquanto basiti. Si tratta dell’ennesimo tentativo di recuperare personale da parte di chi proclama assunzioni? O si cerca di fare un gioco al ribasso con dei bandi che mettono in mano a privati il sistema 118?
Ad oggi le esperienze delle esternalizzazioni non hanno convinto molto, ci chiediamo cosa ne pensano – continuano dal sindacato- i cittadini di essere soccorsi da personale selezionato o, peggio ancora, sottopagato da cooperative o altro?
Abbiamo chiesto un incontro per capire quanto di vero ci sia nelle notizie che ci sono giunte, la Direzione dovrà darci rapidamente risposte su un argomento così delicato: lo deve ai lavoratori e alla garanzia del servizio verso i cittadini.
Per il momento ci stiamo muovendo sui territori della ASL Toscana Centro per avere il parere dei diretti interessati, gli Infermieri, gli OSS e gli Operatori Tecnici che gravitano attorno all’emergenza.
Fonte: Cisl Firenze Prato