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Si può fare!, la nuova rassegna cinematografica della Fondazione Chiarugi di Empoli

Un autore sconosciuto una volta disse che ridere è una cosa seria e non la si può fare con chiunque. Non sappiamo cosa abbia spinto il misterioso autore a pronunciare queste parole ma aveva certamente ragione. Lasciarsi andare ad una risata impegna 12 muscoli del viso e produce un effetto rilassante e benefico per il corpo e per lo spirito per circa 45 minuti. Non tutti ridiamo allo stesso modo.

C'è chi elargisce sonore risate a bocca spalancata, chi arriva persino a lacrimare ridendo, chi si copre la bocca con la mano per una timida risata e chi non ha voglia di ridere, perché crede che ormai non ci sia più motivo per farlo. L'importante è provare comunque a strappare un sorriso, perchè come direbbe il Dott. Frederick von Frankenstein nel capolavoro di Mel Brooks..."Si può fare!". Complice di questo obiettivo il nuovo cartellone cinematografico della Fondazione Vincenzo Chiarugi di Empoli con dieci commedie italiane e straniere che saranno proiettate nella sala principale della struttura ogni giovedì alle 15.30 dal 3 maggio al 5 luglio.

Capitanati da una signora ritrovatasi vedova con un ingente deficit finanziario in eredità, salvata dalla straordinaria capacità di coltivare piante decisamente "particolari", i film della rassegna, intitolata appunto "Si può fare!", trasportano lo spettatore in situazioni di crisi o in vere e proprie tragedie familiari (se non universali, con l'invasione della Terra da parte di alieni con tanto cervello ma senza cuore) che vengono affrontate o risolte dai protagonisti con coraggio, ironia e tanto sense of humour. Personaggi strampalati o bizzarri che ci insegnano ad affrontare la quotidianità col sorriso, a prendersi talvolta meno sul serio, a provare a vedere la vita partendo dalla parte piena del bicchiere.

La rassegna cinematografica, giunta alla quarta edizione, è realizzata grazie alla collaborazione tra la Fondazione Vincenzo Chiarugi della Misericordia di Empoli e l'associazione Photos Onlus, con il patrocinio del Comune di Empoli.

Fonte: Ufficio Stampa

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