Finanza etica, un nuovo modello sostenibile: ciclo di incontri ad Avane
Viviamo in un'epoca di bisogni. Reali, indotti, esagerati. Lavoriamo per avere i soldi per vivere, certo, ma anche per soddisfare necessità effimere. Siamo parte di un ingranaggio che collega in maniera diretta lavoro, ricchezza, consumi. L'ingranaggio si può fermare? È possibile pensare ad un modello economico diverso? Si può progettare uno stile di vita più "sostenibile"?
Don Alessandro Santoro, sacerdote che opera nel quartiere Le Piagge, scrive in un saggio del 2006 "dal denaro non si può fare altro denaro" e usa questa affermazione per avviare una riflessione sulla centralità della persona.
È su questi principi che nascono esperienze come Mag Firenze e Associazione Micropoli di Empoli. Due realtà che attraverso la finanza etica e il microcredito concedono somme alle famiglie per superare situazioni di difficoltà o per avviare progetti di valore sociale.
Una delle esperienze finanziate è stata la realizzazione dell'asilo Cripì a Fucecchio da parte dell'associazione Scuola in Natura.
"Nel momento in cui abbiamo deciso di realizzare la nostra scuola ci siamo rivolti a Micropoli, prima e a Mag successivamente e abbiamo presentato loro il nostro progetto affinchè decidessero se sostenerlo o meno" - racconta Giusi Brancati presidente di Scuola in Natura e prosegue - "è stato l'incontro fra due visioni molto simili della vita, della finanza, della gestione dei soldi. Abbiamo trovato interlocutori che ci rispecchiavano".
Scuola in Natura, non a caso, è forse la prima realtà che ha scelto di non istituire una retta fissa per la scuola, ma di chiedere alle famiglie un "contributo libero". Ovviamente le famiglie vengono rese partecipi delle spese, delle necessità e delle forme di sostentamento della scuola. In modo che possano operare una scelta in base al valore che danno al progetto e alle loro disponibilità.
Un esempio semplice e concreto di come sia possibile pensare ad un approccio diverso al denaro. Un approccio che riporta al centro il valore della persona e non del prodotto o del servizio.
Un cambiamento reale, tuttavia, è possibile se avviene in maniera trasversale, se questa visione si diffonde fra le persone. Anche solo se in qualcuno si instilla il dubbio che le cose possono essere fatte e gestite in maniera diversa.
Ecco dunque che Scuola in Natura, Micropoli e MAG hanno progettato un ciclo di incontri dal titolo Un'economia socialmente responsabile è necessaria. Il ciclo di incontri di finanza etica e solidale si tiene ad Empoli presso il Centro Giovani di Avane (via Magolo, 32).
Il primo appuntamento è per sabato 29 aprile con Francesco Festini, funzionario di banca, formatore sull'uso responsabile del denaro, impegnato da anni nel mondo della finanza critica e tra i fondatori del microcredito di Firenze.
Nel suo intervento affronterà il tema Il grande inganno della finanza. Riflessioni complesse a partire da un gioco semplice: l'isola dei naufraghi. Sabato 5 maggio sarà la volta di Francesco Gesualdi che parlerà del tema Dal buio della crisi all'alba di una nuova economia. Gesualdi è stato allievo di don Milani, è fondatore e coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vacchiano.
L'ultimo appuntamento di sabato 12 maggio è con don Alessandro Santoro, prete della comunità de Le Piagge e fondatore di MAG Firenze. Il suo intervento ruoterà attorno al tema Il denaro non si compra, non si vende: si distribuisce, nel corso del quale saranno anche presentate esperienze virtuose di Microcredito.
Tutti gli incontri si tengono dalle 17.00 alle 19.00 e saranno seguiti da un apericena.
"Il modello che presentiamo si ispira all'idea che le garanzie relazionali abbiano molto più valore di quelle patrimoniali, che la persona con i suoi bisogni (reali), le sue idee, i suoi valori sia il centro attorno al quale ruota una possibile evoluzione. Vogliamo proporre un modello a misura di uomo, attraverso le voci di tre voci esperte sul tema e instillare il dubbio che sia realmente possibile operare questa rivoluzione. Il sistema in cui viviamo è al collasso. Una strada diversa deve essere trovata", spiegano gli organizzatori.
Fonte: Ufficio Stampa