Alessandro Cellerino della Normale premiato in Turingia
Il Thueringer Forschungspreis, premio per la ricerca promosso dal Ministero per l’Economia, la Ricerca e la Società digitale dello Stato della Turingia, in Germania, è assegnato annualmente al ricercatore o team di ricercatori attivi in settori giudicati di grande interesse nell’ambito delle scienze pure o applicate.
Per la prima volta un italiano, Alessandro Cellerino, professore di Fisiologia alla Scuola Normale Superiore, ha vinto una edizione del premio, in seguito ai risultati raggiunti nella mappatura del genoma del Nothobranchius furzeri, un pesce che ha durata di vita di qualche mese e che è stato studiato da Cellerino insieme a un team di ricercatori del Leibniz Institute on Aging – Fritz Lipmann Institute di Jena (FLI), nello Stato della Turingia, con cui la Normale collabora dal 2010. Nel corso degli anni è stato possibile dimostrare come questo pesciolino possa essere utilizzato per studiare diversi aspetti dell’invecchiamento comuni anche all’uomo. L’apice di queste ricerche è stato raggiunto con il sequenziamento del genoma di Nothobranchius furzeri che è stato completato nel 2015 e con le successive analisi che hanno portato alla identificazione di nuovi geni che controllano l’aspettativa di vita.
Il Thueringer Forschungspreis 2018 vedeva competere 10 progetti di ricerca tutti riguardanti istituti aventi sede nello Stato della Turingia. Il premio è stato assegnato a Cellerino e agli altri ricercatori che hanno coordinato il progetto “genoma Nothobranchius” durante una cerimonia che si è svolta martedì 24 aprile, presso il l’Istituto Leibniz di Jena. Ha consegnato il premio il Ministro per l’Economia dello Stato della Turingia, Wolfgang Tiefensee.
“Dopo il sequenziamento del suo genoma, Nothobranchius è stato definitivamente accreditato dalla comunità scientifica internazionale come modello innovativo per lo studio dell’invecchiamento – commenta Cellerino, “guest scientist” presso il FLI –. Ormai è presente in oltre una trentina di laboratori tra cui Stanford ed Istituti delle società Max Planck e Leibniz. Questo riconoscimento premia la perseveranza e lo spirito di collaborazione di chi ha deciso di provare ad aprire una nuova via vedendo le prospettive oltre le difficoltà e mostra ancora una volta -se ce ne fosse ancora bisogno- quale enorme valore rappresenti la collaborazione europea per l’avanzamento delle conoscenze”.
Secondo il professor Antonino Cattaneo, direttore del Laboratorio di Biologia Bio@SNS “La fruttuosa collaborazione che abbiamo stabilito con il Leibniz Institute on Aging – Fritz Lipmann Institute di Jena, costituisce un importante elemento di competitività scientifica per i nostri studenti e ricercatori ed arricchisce notevolmente le potenzialità delle nostre ricerche.”
Fonte: Scuola Normale di Pisa - Ufficio Stampa